Chieti: la prefettura celebra il 155 ° dell’Unione d’Italia con una doppia manifestazione, con le scuole e la cittadinanza, al teatro Marrucino.
Sono passati 155 anni dall’Unificazione dell’Italia. L’anniversario ricorda la promulgazione della legge n. 4671 del Regno di Sardegna con la quale, il 17 marzo 1861, in seguito alla seduta del 14 marzo dello stesso anno della Camera dei deputati nella quale fu approvato il progetto di legge del Senato del 26 febbraio 1861, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori. A Chieti al teatro Marrucino oggi doppia manifestazione, con le scuole alle ore 10 e con la cittadinanza alle 21, promossa da Prefettura, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Chieti, dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, dall’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e dall’’Istituto di Istruzione Superiore “U. Pomilio” di Chieti. Sul palco gli attori della compagnia teatrale “Il canovaccio – Piccolo Teatro dello Scalo”:Pietro Beccatini, Alessandro Blasioli, Giancarlo Castorani, Mariano D’Amico, Paola D’Onofrio, Stefano Di Salvatore, Francesca Galasso, Antonella Giancaterino, Federica Iacomini, Giancamillo Marrone. Le arie d’epoca cantate dal Coro Ud’A InCanto , coordinato dalla presidente Carmen Della Penna e dal direttore il maestro Giacinto Sergiacomo. Al pianoforte il maestro Michele Di Toro. L’idea e la realizzazione sono del Prefetto Antonio Corona, i testi di Antonio e Roberta Corona, Simona Calcagnini, Marina Saracinelli. La regia di Giancamillo Marrone e Hermes Marrone (assistente). I costumi sono stati realizzati dagli studenti dell’Istituto “U. Pomilio” di Chieti. Grande partecipazione da parte delle scuole in mattinata che hanno assistito all’evento che ha fatto rivivere i personaggi e i momenti salienti che hanno portato alla unificazione dell’Italia.
Il prefetto di Chieti Antonio Corona afferma :“devo ringraziare l’allora Prefetto di Ancona, Paolo Orrei questo progetto è già stato rappresentato a Jesi, Ancina e Lodi ed ha sempre avuto un certo riscontro. Paolo Orrei lo devo ringraziare perché ha messo il nome della Prefettura in un’occasione che non è un semplice alzabandiera. Quindi un ringraziamento al Prefetto che ha avuto un gran coraggio a fare questo. La storia non si ferma al 150° anniversario. L’idea di questa iniziativa è quella di coinvolgere i ragazzi e fargli vivere i veri eventi, questo perché sono tutti appesi al presente ma non sanno quello che è accaduto un attimo prima. Le iniziative non vogliono essere solo una ricostruzione storica, ma si vuole dare un’identità a questi personaggi. Il Coro non viene ad esibirsi ma vuole far capire ai ragazzi e non solo quali sono le arie di quel periodo. Questa iniziativa si basa sulle emozioni e si cerca di tastare la sensibilità dei ragazzi. Quindi se si suscita la curiosità ci si va veramente a documentare. Vogliamo far rivivere questi personaggi per vedere come sarebbero stati se fossero vissuti oggi. Questo anniversario è un avvenimento identitario. È l’identità che ci porta ad un confronto (e non ad uno scontro) tra pari. Noi come Prefettura cerchiamo di essere presenti per percepire i momenti più significativi della nostra storia”.