Aperta un’inchiesta sulla realizzazione del centro Commerciale Megalò 2. a Chieti Scalo. I Carabinieri Forestali hanno acquisito documenti in municipio.
A Chieti, dopo il rinvio del previsto inizio dei lavori e dopo la protesta di politici ed ambientalisti sul cantiere contestato, ormai noto con il nome di Megalò 2, i Carabinieri Forestali, ieri, sono arrivati in municipio ed hanno sequestrato all’ufficio del settore Urbanistica i documenti relativi all’ipermercato contestato. Gli investigatori hanno avviato le indagini sui permessi del Mirò, questo è il vero nome del centro commerciale che dovrebbe essere costruito tra Chieti e Cepagatti in un’area di 30.500 metri quadrati a rischio esondazione del fiume Pescara. L’accertamento è partito in seguito al doppio esposto: il primo è quello presentato dalla Regione che ha segnalato alla Procura della Repubblica teatina alcune anomalie riscontrate nella documentazione presentata dall’azienda costruttrice e il secondo del Wwf in cui si parla di un’ulteriore cementificazione, palesemente priva delle necessarie autorizzazioni e in un’area a rischio esondazione. Non si esclude che nei prossimi giorni, i Carabinieri Forestali si rechi al Comune di Cepagatti. Al momento nell’indagine non ci sono indagati e non sono state avanzate ipotesi di reato.