I carabinieri del NAS hanno riscontrato irregolarità in strutture per anziani nelle province di Chieti e Pescara. Denunciati i responsabili di 2 strutture.
I carabinieri del Nucleo anti-sofisticazioni di Pescara, nell’ambito di una serie di ispezioni in case famiglia e strutture ricettive per anziani delle province di Chieti e Pescara, in una casa famiglia dell’area Ortonese, hanno rilevato che era priva dell’apposita segnaletica delle vie di fuga in caso di incendi o calamità e che i responsabili della struttura avevano omesso sistematicamente di segnalare le generalità delle persone ospitate alla competente autorità di Pubblica Sicurezza. Nel corso delle verifiche di tipo igienico sanitario, inoltre, i militari hanno scoperto che all’interno della cucina erano conservati circa 150 kg circa di prodotti alimentari privi di qualsiasi indicazioni sulla tracciabilità. Pertanto il dirigente della struttura è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria e a quell’Amministrativa.
Sempre nel chietino i carabinieri del NAS hanno denunciato il responsabile legale di un’altra struttura per anziani. I militari hanno accertato che non venivano rispettati alcuni dei requisiti per la sicurezza sui luoghi di lavoro, quali il mancato abbattimento delle barriere architettoniche e la presenza di armadi che ostruivano le vie di fuga. La struttura, inoltre, non aveva mai richiesto la prescritta autorizzazione comunale al funzionamento. Da un’attenta valutazione dei requisiti professionali degli operatori impiegati nell’assistenza è stato accertato l’impiego, nell’arco delle 24 ore, di personale privo di ogni qualifica.
In provincia di Pescara è stato denunciato il responsabile legale di tre strutture ricettive per anziani, accusato di aver avviato l’attività senza la prescritta autorizzazione del Comune. Nel corso di un’ispezione, in una delle tre strutture sono stati sequestrati circa 80 kg di alimenti vari privi di informazioni sulla loro rintracciabilità.
Il maggiore Domenico Candelli , comandante del Nas, spiega che “Sono in corso gli accertamenti per verificare la compatibilità delle esigenze assistenziali di ogni singolo ospite con l’offerta assistenziale delle strutture ispezionate, al fine di identificare chiaramente i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici per ogni tipologia di struttura. Sarà l’Unità di Valutazione Multidimensionale a stabilire il setting assistenziale più adeguato per gli ospiti e, di conseguenza, l’Autorità Comunale ad adottare i provvedimenti a salvaguardia degli utenti”.