I lavoratori di Teateservizi in presidio oggi davanti alla sede del Comune di Chieti perché senza stipendio e per chiedere la stabilizzazione, trasformando a tempo indeterminato gli attuali contratti a termine.
Chiedono certezze nel pagamento degli stipendi e sul loro futuro occupazionale i lavoratori della Teateservizi, la società partecipata del Comune di Chieti che gestisce lo stadio del nuoto, la scala mobile, i parcheggi a pagamento e la riscossione dei tributi.
Questa mattina hanno tenuto un presidio di protesta davanti al municipio che è stato organizzato da Cgil Fp, Cisl Fp e Confsal Fenal, e che ha visto la presenza dei segretari sindacali Giuseppe Rucci, Smeraldo Ricciuti e Vincenzo Traniello.
Ricciuti ha detto ”Purtroppo a Teateservizi ci sono problemi: i lavoratori non ancora prendono lo stipendio, non ancora vengono fatte le procedure per la conversione dei posti da tempo determinato a tempo indeterminato e oggi dimostriamo sotto la sede del Comune, che è il socio unico dell’azienda, per rimuovere questo ostacoli.
Chiediamo il pagamento degli stipendi tutti i mesi e non che ogni volta bisogna questuare, e convertire i posti, aprendo inoltre le procedure e di selezione pubblica per i lavoratori che non hanno ancora fatto il concorso. Veniamo da una serie di incontri, svolti anche in Prefettura, e succede e che si fa come la tela di Penelope, un passo avanti e tre indietro, con tanti cavilli burocratici.
Il sindacato si è sempre mosso a tutela dei lavoratori e anche dell’azienda, ci soni stati chiesti vari documenti che abbiamo presentato per far sì che si sbloccasse la situazione per arrivare alla conversione dei contratti: vogliamo che qualcuno ci dicesse si deve per attivare le procedure”.
Rucci ha aggiunto :”Noi siamo fortemente preoccupati anche rispetto alla tenuta complessiva di Teateservizi perché quando una vicenda come questa diventa materia addirittura di scontro politico, il rischio che in mezzo ci restino lavoratori e cittadini è abbastanza concreto. Noi attendiamo la nomina del nuovo amministratore unico, la presentazione del piano industriale, la stabilizzazione dei 19 lavoratori, un avviso pubblico per i restanti e soprattutto capire qual è il futuro di questa società”.