Chieti: presidio di Libera per le vittime delle mafie

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Anche a Chieti presidio in piazza per ricordare le vittime delle mafie e in particolare Attilio Romanò, ucciso a 29 anni dalla camorra nel 2005.

Chieti è tra le quattromila località italiane in cui si è svolta la manifestazione in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa , giunta alla ventitreesima edizione e dall’anno scorso approvata da una Legge dello Stato ( la n. 20 dell’8.03.2017), è stata promossa dal presidio “Attilio Romanò” di Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie in collaborazione con la rete di scuole “Itinerari di educazione civile e responsabile”. Presenti, in piazza Valignani, anche gli zii di Attilio Romanò, Gabriella Carfora e Mario Catalano, che hanno portato la loro testimonianza e ricordato il giovane di 29 anni ucciso, per uno scambio di persona, dalla camorra nel 2005.

La responsabile del Presidio Gilda Pescara ha ricordato che sono state allestite “quindici ‘postazioni’ della memoria per dare voce alle storie di altrettante vittime innocenti. I volontari di Libera con i bambini e i ragazzi delle scuole sono stati impegnati nel corso della mattinata con le loro riletture ed i loro racconti per mantenere vivo il ricordo di quanti sono stati uccisi dalla violenza mafiosa, a testimonianza di un impegno di questo territorio verso il dovere della memoria come elemento generativo di cambiamento e di speranza. Nel pomeriggio, alle ore 18.30,  al centro universitario Campus X in via Papa Giovanni II 179, sarà ricordata Attilio Romanò al quale è intitolato il presidio Libera di Chieti.

E’ un momento di grande impegno civile quale auspichiamo la partecipazione dei cittadini e delle realtà associative ed istituzionali del nostro territorio a costituire una importante tappa di un percorso di educazione civile contro le mafie basato sul dovere e la responsabilità della memoria”. L’iniziativa giunge dopo la manifestazione regionale di Sulmona del 21 marzo e dopo alcuni mesi di percorsi formativi rivolti a insegnanti a seguito di specifici inviti del MIUR , ed è in continuità con quella che da anni è diventata una tradizione consolidata delle scuole cittadine”.

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