Chieti: ruba in casa dell’ex rettore, condannata

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Una donna di Chieti è stata condannata a un anno di reclusione e 400 mila euro di multa per un furto compiuto nell’abitazione dell’ex rettore Cuccurullo.

Un anno di reclusione e 400 euro di multa per furto aggravato, oltre al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede ed al ristoro delle spese di costituzione di parte civile: è la condanna disposta dal tribunale di Chieti nei confronti di Fatima Orfanelli, cinquantenne teatina, accusata di aver commesso un furto nel novembre del 2013 all’interno dell’abitazione dell’ex rettore dell’università D’Annunzio di Chieti Pescara Franco Cuccurullo e della consorte Serena Burgatti. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Chieti Valentina Ribaudo. La donna da anni lavorava come collaboratrice domestica presso la famiglia Cuccurullo. Secondo l’accusa avrebbe utilizzato una chiave artefatta ed avrebbe aperto la cassaforte dalla quale avrebbe prelevato diversi oggetti d’oro e d’argento, fra spille, bracciali, anelli, collanine, orecchini e orologi, per un valore di 200.000 euro. I coniugi Cuccurullo si sono costituiti parte civile nel processo. Attraverso il loro legale, l’avvocato Goffredo Tatozzi, hanno chiesto un risarcimento dei danni patrimoniale per 200.000 euro, quale valore di mercato degli oggetti rubati,  ed un risarcimento dei danni non patrimoniali per 50.000 euro.