Si torna a parlare dell’ecomostro al Villaggio Mediterraneo a Chieti Scalo alla luce di ulteriori segnalazioni da parte dei residenti preoccupati da tanto degrado.
Avrebbe dovuto rappresentare il tassello finale all’ambizioso progetto edilizio per il villaggio degli atleti, in occasione dei Giochi del Mediterraneo, da riconvertire in alloggi per gli studenti universitari. Un progetto in parte completato, non senza strascichi, con la società di costruzioni costretta a cedere ad una cordata d’imprenditori. Siamo nei pressi del Campus Universitario tra Via Napoli e Via Giovanni Paolo II, a far bella mostra di se tra le palazzine colorate, uno scheletro di cemento di almeno 5 piani in totale abbandono. Strutture di questo tipo, benché poco apprezzabili sul piano del decoro urbano, di solito, sono per lo meno messe in sicurezza, qui invece, ci troviamo in una sorta di terra di nessuno, niente recinzioni, nessun avviso di pericolo, nulla di nulla. Basta provare a fare un giro per rendersi conto che miglio rifugio non possa esistere per balordi, senza tetto o persone dedite ad attività da tenere ben nascoste. I residenti della zona non ne possono più e chiedono interventi, l’amministrazione comunale, da noi contattata, può fare, però, ben poco perché l’edificio è di proprietà privata, la quale avrebbe, dopo l’acquisizione, dovuto realizzare degli uffici ma, non si sa la ragione, ha bloccato i lavori forse in attesa di una variante. Dal canto suo il Comune ci fa sapere che, oltre a non poter fare granché se non qualche sollecitazione, è ancora in attesa della cessione di 9 ettari di terreno intorno come da accordi. Insieme al degrado, prospera, invece, l’immobilismo più assoluto come queste colonne di cemento dritte verso il cielo.
Il servizio del Tg8