Il Tribunale di Chieti ha condannato a sei anni e sei mesi di reclusione un giovane di 28 anni accusato di stalking e rapina nei confronti della madre.
Il pubblico ministero Giuseppe Falasca aveva chiesto la condanna a 5 anni e 6 mesi, e l’assoluzione per la violazione di domicilio. Secondo l’accusa il 28enne, che si trova attualmente in custodia cautelare in carcere per evasione, di compiva atti persecutori ai danni della madre in quanto l’avrebbe aggredita
verbalmente sollecitando la continua consegna di denaro o comunque di beni provento dell’attività di venditrice ambulante della donna, al fine di soddisfare le proprie esigenze di tossicodipendente. E in caso di rifiuto da parte della donna, sempre secondo l’accusa, dava vita a scene d’ira, ingiuriandola e minacciandola e più volte passava a vie di fatto, percuotendola, strattonandola e tirandole i capelli.
In una occasione, dopo averle intimato di consegnargli la somma di mille euro, al rifiuto di lei, la aggredì afferrandola per le mani, girandole i polsi in modo traumatico e doloroso e mordendola all’orecchio sinistro, per poi recarsi nella camera da letto dove prelevava alcuni monili: questo episodio ha fatto
scattare l’accusa di rapina poiché il giovane si sarebbe impossessato di due paia di orecchini d’oro che la madre custodiva in un portagioie.