Gli studenti tornano in piazza a Chieti per chiedere sicurezza sia nelle scuole che durante gli stage e la rivisitazione dell’esame di maturità. Appelli a governo, Regione e Provincia.
<Il futuro dell’Italia siamo noi>: con questo slogan, gridato sotto le sedi della prefettura e della Provincia, in corso Marrucino a Chieti, gli studenti di diverse scuole secondarie superiori del capoluogo teatino oggi sono tornati a chiedere al governo maggiore sicurezza durante gli stage che vengono promossi nell’ambito dell’alternanza Scuola-Lavoro, la rivisitazione dell’esame di maturità, il ripristino delle precedenti misure anti-contagio da Covid-19.
Hanno rivolto appelli anche alla Regione Abruzzo e a Tua sollecitando un miglioramento del trasporto pubblico e al presidente dell’Amministrazione provinciale Francesco Menna affinchè vengano risolti i problemi che da anni interessano le strutture scolastiche del territorio.
La manifestazione è stata promossa dai rappresentanti di alcuni istituti che hanno evidenziato di averla organizzata senza appoggiare ideologie politiche o partitiche di alcun genere. Giulio Ingannato, dell’Istituto di istruzione Superiore “Luigi di Savoia” ha detto: < Non ci accontentiamo di promesse ma vogliamo risposte e fatti concreti>.
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