Un gallerista finisce sotto processo a Chieti con l’accusa di aver tentato di vendere quadri falsi dell’artista Salvatore Mangione.
Il gallerista pescarese D.M.L., 50 anni, residente a San Giovanni Teatino, sarà processato per ricettazione poichè, secondo l’accusa ha cercato di vendere, in una galleria delle Marche, due tele ad olio denominate “Primavera” e “Nevicata” che solo apparentemente sarebbero riconducibili all’artista Salvatore Mangione, noto anche come Salvo. Quindi le opere in questione sarebbero riproduzioni, e quindi contraffatte, e non tele originali.
I quadri sono finiti nella galleria marchigiana e il titolare, o perchè insospettito o perchè particolarmente scrupoloso, ha deciso di verificare la loro autenticità e si è rivolto direttamente alla figlia dell’autore. E’ partita una inchiesta e le indagini sono state svolte dai carabinieri che hanno, attraverso esperti, valutato che si tratta di opere contraffatte.