Città Sant’Angelo: affollatissima assemblea dei balneari per discutere su Bolkestein e concessioni demaniali e chiedere alla politica di farsi sentire in Europa.
“Una legge subito per dare una risposta alle 30 mila imprese balneari italiane”. E’ quanto ribadito ,ieri pomeriggio, in occasione dell’assemblea nazionale che Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio, le due principali associazioni di categoria , hanno organizzato a Città Sant’Angelo, dove si sono ritrovati i concessionari di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Lazio.La sala conferenze del centro Ibisco non è riuscita a contenere il gran numero di persone arrivate per partecipare alla manifestazione che ha visto la presenza dei due leader nazionali Vincenzo Lardinelli , presidente di Fiba-Confesercenti e Riccardo Borgo, presidente di Sib-Confcommercio.Tra le numerose autorità che hanno preso parte all’assemblea c’erano il Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso , il parlamentare abruzzese del Pd Antonio Castricone, consiglieri regionali e sindaci di alcuni comuni della costa abruzzese. Al centro della discussione sia la direttiva europea “Bolkestein”, che una le proposte per una legge nazionale italiana che possa dare al più presto una risposta in merito al futuro delle concessioni demaniali. I balneatori chiedono una proroga di 30 anni per le concessioni .Gli stabilimenti balneari, è stato ricordato durante l’assemblea, fatturavano in Italia , 7-800 milioni di euro, ma la cifra ora si è ridotta a 50-60 milioni. In Abruzzo sono oltre 700 le imprese balneari che attendono risposte. A confronto diverse esperienze come quella di San Michele Tagliamento, ovvero Bibione, raccontata dal sindaco Pasqualino Codognotto, ma anche il progetto per le barriere anti-inquinamento presentato da Confcommercio, redatto dall’architetto Nino Catani . I presidenti della Sib Confcommercio Abruzzo ed Emilia Romagna Riccardo Padovano e Simone Battistoni hanno evidenziato che la categoria attende risposte concrete e tangibili. Imprese costrette a fermare investimenti e programmi di sviluppo a causa dell’incertezza del futuro.
Il servizio del Tg8:
Non si illuda il pubblico.La questione delle Aste non è relativa a una maggiore giustizia:spiagge comode per i ricchi contro mare libero per tutti.
Se passa l’applicazione della Direttiva Bolkestein le spiagge saranno più private di adesso. Cambieranno i beneficiari:le lobby di imprese del Nord magari tedesche o inglesi contro le gestioni famigliari.Dove è l’Europa quando si tratta di stipulare una polizza auto in un Paese CEE dove più conviene?
Vogliono spogliare l’Italia di una delle cose che restano:le nostre coste.