Città Sant’Angelo: l’ex Aurum torna a nuova vita

A distanza di diversi anni torna a nuova vita l’ex Aurum di Città Sant’Angelo che ospiterà lo store di Torri Cantine e potrà essere utilizzato anche dal Comune per attività culturali

Sabato l’inaugurazione della struttura riqualificata e questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell’evento. L’impianto si estende su un’area di quattro ettari ed ha grandi capannoni. E’ stato venduto dall’Ilva di Saranno all’azienda vinicola abruzzese Torri Cantine, costola del Rosarubra Group, e diventerà l’hub di smistamento per l’Europa e per tutti gli altri mercati, compresi quelli orientali, e contribuirà alla riqualificazione del territorio, con importanti ricadute occupazionali.

L’imprenditore e ceo di Rosarubra Riccardo Iacobone spiega che “La procedura di acquisizione dell’area è stata lunga e piuttosto complessa, a partire dalla trattativa con l’Ilva di Saronno, così come è stato considerevole l’impegno economico, ma ora passa tutto in secondo piano di fronte all’entusiasmo per la nuova avventura. Non ci saranno tempi morti; anzi è già iniziata la selezione del personale, considerato che l’attività inizierà bene presto. Sono decine le persone da impiegare e solo in parte, come enologi e chimici, sono già nel nostro organico. Serviranno impiegati amministrativi e addetti alla produzione, persone motivate, con voglia di fare e che sappiano integrarsi con la nostra squadra già in essere”.

Al proposito gli interessati possono già inviare le proprie candidature, correlate da curriculum vitae, all’indirizzo: [email protected]. L’intenzione di Iacobone è quella di trasferire nella nuova sede tutto il gruppo-vino che attualmente opera a Pescara e Torano Nuovo, uffici compresi. Un’esigenza logistica, visto che gli spazi cominciano a essere sottodimensionati per i numeri da realizzare, ma anche la volontà di creare una nuova realtà dinamica e pullulante.

“E’ previsto anche uno store – conclude Iacobone – negli spazi che guardano la strada, un locale che sia frequentato dai consumatori e non più un luogo misterioso, seppur affascinante, come è stato l’Aurum negli anni passati. Inoltre, se il Comune di Città Sant’Angelo vorrà (e si presume proprio di sì) potrà utilizzare la struttura per attività culturali”.