Commissione inchiesta rischio idrogeologico: D’Alfonso eletto vicepresidente

Nel pomeriggio il deputato Luciano D’Alfonso è stato eletto vicepresidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico”. Tra i membri anche Guerino Testa, deputato di FdI.

A D’Alfonso sono andati due voti in più rispetto ai numeri delle opposizioni. La presidenza è stata affidata all’on. Giuseppe Bicchielli (Noi moderati).
Compito della commissione è approfondire i fatti e i fenomeni connessi alle alluvioni, alle inondazioni e agli eventi sismici nel periodo successivo al 2019, allo stato della ricostruzione, alle implicazioni economiche, sociali e demografiche delle suddette calamità, nonché alla prevenzione dei danni sismici e idrogeologici. Membro della Commissione anche il deputato di Fratelli d’Italia, Guerino Testa (in foro con il presidente Bicchielli).

Tra i compiti principali:

– individuare le eventuali responsabilità nella mancata o carente attuazione dell’attività di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio, di gestione dell’emergenza e di ricostruzione, nonché gli ostacoli alla piena operatività degli organi amministrativi e tecnici preposti alle materie di difesa del suolo, di mitigazione e gestione del rischio idrogeologico e sismico e alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo;

– accertare il ruolo svolto da parte delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni, centrali e periferiche, competenti a livello di controllo e di capacità d’intervento e di prevenzione, con l’obiettivo di superare l’approccio emergenziale;

– effettuare una ricognizione completa delle risorse effettivamente disponibili per la difesa del suolo e per le connesse infrastrutture idriche;

– verificare l’impatto delle innovazioni normative intervenute nei periodi intercorsi tra i diversi eventi calamitosi sul livello di efficienza ed efficacia nella gestione delle fasi di emergenza;

– verificare l’ammontare delle previsioni di spesa e degli stanziamenti effettivi, in sede nazionale e sovranazionale, per le fasi di emergenza e per le operazioni di ricostruzione, nonché l’utilizzo dei fondi stanziati e le eventuali variazioni di spesa in relazione ai tempi di intervento e verificare iniziative per garantire l’indennizzo dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali.