Commissione sui Veleni in Val Pescara: “bisogna cambiare pagina”, é stato ribadito con forza in particolare dal senatore Paolo Arrigoni relatore dell’indagine su Bussi.
Dalla scoperta della discarica Tremonti nel 2007 ad oggi, tante le occasioni perse per risolvere il problema dei siti contaminati in Val Pescara. Conflitti di competenza, ritardi dei privati nel fornire una caratterizzazione e nel prendersi le dovute responsabilità, ed intanto le sostanze tossico-nocive hanno continuato a contaminare le falde acquifere come rilevano gli ultimi dati dell’Arta, con livelli superiori di mille ed alcuni casi tremila volte il consentito. La relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta illustrata nei giorni scorsi alla sala consiliare del Comune di Bussi rappresenta dunque un punto di partenza, più che di arrivo, per sollecitare le istituzioni ad affrettare un concreto piano di bonifica e reindustralizzazione:
“Bisogna al più presto cambiare pagine – dice il senatore Paolo Arrigoni relatore della Commissione – si é perso troppo tempo fin qua, ora con il passaggio di consegne da un sistema commissariale del tutto fallimentare e il Ministero dell’Ambiente ci sono i presupposti per velocizzare le operazioni, anche sotto il profilo contabile. Per quanto ci riguarda, terminato il lavoro d’indagine, siamo disposti ad assumere una funzione di facilitatori per tutto quel che riguarda l’impegno del Governo nel sostenere l’intero processo di bonifica e reindustrializzazione dei siti interessati.”
Vigile sulla situazione il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta che, nel suo intervento, ha parlato di discarica non abusiva, visto che era stata autorizzata nel 1972 dall’allora governo regionale, e che oggi, alla luce di questa relazione, bisogna partire davvero, fare chiarezza sulle responsabilità e giungere ad un nuovo accordo di programma tra enti privati, visto che quello che c’era prima é definitivamente saltato lo scorso maggio:
“Non possiamo più aspettare – dice il sindaco – il territorio pretende risposte, speriamo che il Ministero dell’Ambiente porti avanti fino in fondo il suo progetto di bonifica, e che si giunga al più presto ad un nuovo accordo di programma.”