Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, vicepresidente nazionale Anci, chiede più sicurezza nei comuni italiani e in Abruzzo.
Chiede più sicurezza nei comuni italiani e in Abruzzo Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e vicepresidente nazionale Anci, il quale ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, ai capigruppo alla Camera dei Deputati, ai sottoscrittori degli emendamenti del DL “Sicurezza Urbana” e ai relatori in Commissione “Affari Costituzionali e Giustizia” della Camera dei Deputati. Nella missiva Di Primio chiede l’urgente approvazione degli emendamenti portati in aula sul DL “Sicurezza Urbana” estrapolati dalla proposta Anci.
Di Primio ricorda che nei giorni scorsi, nel passaggio dalla Commissione alla Camera sono stati stralciati alcuni articoli degli emendamenti ammessi in audizione. Nello specifico, il sindaco chiede la possibilita’ per i Comuni di assumere nuovo personale necessario ad adempiere ai compiti demandati dal D.L. in materia di sicurezza integrata nonche’ strumenti e mezzi per la Polizia Locale che dovra’ operare negli scenari di sicurezza integrata. Come sindaci vogliamo contribuire, per il bene delle nostre comunita’, ad accrescere la sicurezza dei nostri cittadini ed a tutelare il decoro delle nostre citta’ vogliamo convintamente essere parte di un nuovo sistema di sicurezza urbana ed integrata. Chiediamo, pero’, di poter avere regole, poteri e mezzi adeguati per dare il giusto contributo alla crescente domanda di sicurezza che viene dalle comunita’ e cio’, in concorso e collaborando con le istituzioni ‘statali’ preposte alla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica. I cittadini oggi si rivolgono ai sindaci anche per chiedere maggiore sicurezza, per chiedere di rendere le citta’ sempre piu’ vivibili e decorose perche’, al di la’ delle statistiche sulla criminalita’ e sui reati offertici dall’Interno, forte e’ tra la gente la ‘percezione di insicurezza. Noi, come sempre siamo pronti a fare la nostra parte ma perche’ cio’ sia possibile, serve l’approvazione degli emendamenti portati in Aula (estrapolati dalla proposta Anci). Servono puntuali strumenti normativi e tecnici, cosi’ come tutele per gli operatori di P.L.. Imprescindibile, altresi’, e’ la possibilita’ d’assumere nuovo personale necessario per adempiere ai compiti demandatici dal D.L. in materia di sicurezza integrata. Fondamentale e’ rendere le sanzioni utili a combattere i fenomeni individuati nel D.L., cosi’ come avere certezza che chi sbaglia paghi per la propria condotta contra legem. Quanto agli strumenti tecnici appare paradossale chiedere che la Polizia Locale operi negli scenari di sicurezza integrata, ma sia priva di fondamentali informazioni attingibili da banche dati quali lo SDI (ad oggi inaccessibile) o il PRA (accessibile solo a pagamento). In tema di tutele, invece, appare anacronistico, ma anche discriminante, chiedere agli operatori della P.L. di svolgere nuove e piu’ complesse funzioni, alcune in stretta collaborazione ed al fianco delle forze dell’ordine e di polizia e poi non vedere riconosciuti ai nostri operatori di P.L. equo indennizzo, causa di servizio e pensione privilegiata. Tutele, ancor prima che diritti, cancellate immotivatamente dall’art. 6 del D.L. 214/11 (Decreto Monti). Infine, se dobbiamo per davvero contribuire ad accrescere sicurezza e decoro, abbiamo bisogno di personale. Sbloccare il turnover per permettere di assumere a tempo indeterminato nuovi operatori di P.L. e’ l’unico modo per consentire a noi sindaci di mettere in pratica le nuove competenze attribuiteci. Per questo invito il Governo ed il Parlamento, a rimuovere il blocco delle assunzioni in tutti i comparti della P.A.. La impossibilita’ di assumere, reiterata negli anni, ha demolito la forza degli organici ed appesantito anagraficamente gli stessi. Conseguenza di tutto questo e’ la compromissione della competitivita’ stessa del Paese e la umiliazione di capacita’ e professionalita’ di molti giovani italiani “.
Intanto ,questa mattina, il sindaco Di Primio, insieme all’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Giampietro, all’assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Di Felice e al dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune ingegner Paolo Intorbida, ha incontrato, presso il suo ufficio, due coordinatori di “Cittadinanzattiva” , organizzazione che da oltre trent’anni promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti dei consumatori, dei malati e dell’istruzione, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza , con i quali ha affrontato il tema della sicurezza degli edifici scolastici di Chieti. All’esito dell’incontro, sindaco, assessori e Ufficio Tecnico, condividendo e aderendo al Programma “Impararesicuri”, studio portato avanti dalla stessa organizzazione che mira a rilevare le condizioni strutturali degli edifici scolastici, si sono impegnati a mettere a punto un dossier sulle scuole di competenza comunale che sara’ poi presentato alle istituzioni regionali e nazionali al fine di individuare nuove risorse ed un piano di investimenti per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici. Il report fatto su scala nazionale sara’ presentato a Roma il prossimo settembre.