Il Consiglio regionale ha approvato la legge sui piccoli comuni montani abruzzesi. Primo firmatario è il capogruppo di Fratelli d’Italia Guerino Testa con altri consigliere. La legge prevede incentivi per chi sceglie di vivere o di investire nei comuni con meno di 3.000 abitanti.
Sono previsti, inoltre, incentivi per chi fa figli e li fa crescere nei piccoli comuni per arginare il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione nelle aree interne. La legge vuole anche salvaguardare i comuni montani d’Abruzzo.
Il Consiglio regionale ha approvato, infatti, con la sola astensione del Movimento 5 stelle, il progetto di legge n. 148/2020, Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna.
Il capogruppo testa spiega che: <Con il provvedimento, si prevede un assegno di natalità quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna. L’assegno viene corrisposto per dodici mensilità fino ad un massimo di 2.500 euro annui, al momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dell’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido fino tre anni di età.
Previsto anche un contributo pari a 2.500 euro annui in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano della Regione Abruzzo e a mantenerla per almeno tre anni, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle somme percepite.
Nello specifico, la misura si riferisce ai Comuni classificati montani sulla base dei dati Uncem (sopra ai 600 metri di altitudine) con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti nei quali è stato registrato, nell’arco degli ultimi 5 anni, un calo demografico superiore alla media regionale.
Previsto uno stanziamento di 1.500.000 euro per l’esercizio 2022 e di 1.000.000 di euro per l’esercizio 2023. Le famiglie beneficiarie dovranno avere una situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui.
Una misura importante che si pone il duplice obiettivo di bloccare la desertificazione e favorire la natalità. Sono 166 le località interessate, per un impegno complessivo di spesa pari a due milione e mezzo di euro. L’attenzione che la giunta Marsilio sta ponendo sui piccoli centri abruzzesi e sulle famiglie trova conferma anche in questa ulteriore azione concreta frutto di un lavoro molto approfondito che ha messo in evidenza un vero e proprio allarme spopolamento nelle zone rurali e montane abruzzesi, con un calo allarmante della popolazione, superiore alla media nazionale, a partire dalla provincia dell’Aquila che registra il dato peggiore.
Segno negativo anche per le nascite, che nei piccoli comuni di montagna sono in costante diminuzione. Ritengo che la legge in questione favorisca lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale dei comuni montani ‘minori’ che esprimono, però, l’anima della nostra regione. L’iter di discussione della proposta di legge iniziò un anno fa, e con il supporto anche dei Consiglieri di minoranza abbiamo approvato una legge di grande qualità>.