Conferenza dei Servizi per la bonifica di Bussi: tutti contro Edison, il suo piano non convince Regione e Forum H20, critico anche il Ministero dell’Ambiente.
Molti i nodi da sciogliere nella conferenza dei servizi di oggi al Ministero dell’Ambiente a Roma per quel che riguarda il piano di bonifica della discarica tossica più grande d’Europa, l’ormai tristemente nota discarica “Tremonti” nei pressi della stazione ferroviaria di Bussi dove per anno sarebbero stati stoccati, nell’indifferenza generale, tonnellate di rifiuti tossici dal polo chimico della Montedison. Si parte da un assunto, ribadito anche oggi in un’intervista rilasciata al giornalista de “Il Centro” Lorenzo Colantonio dalla dirigente della divisiione bonifiche e risanamenti del Ministero, Laura D’Aprile:
“Per me vale un solo principio, chi inquina paga – dice la D’Aprile – e ad inquinare il sito di Bussi é stata la Edison”
Sulle tante perplessità espresse sul progetto presentato dalla Edison, anche da parte del sindaco di Bussi Lagatta, la D’Aprile rimanda tutto ai tecnici incaricati di vagliare, gli esperti di Ispra e Cnr, ma anche dell’Arta:
“Se il progetto che é stato incardinato non convince – dice ancora la D’Aprile – questi diranno alla Edison come deve essere integrato.”
Le critiche al progetto sono ben illustrate in un articolo de “Il Messaggero d’Abruzzo”, nel quale, dal Forum H20, al sindaco Lagatta, fino allo stesso dirigente della Regione Gerardini, si fa riferimento alla scarsa efficacia, dal fallimentare sistema del capping alle palancole, di enormi lastre di plastica tra il terreno e il corso del fiume, a proteggere quest’ultimo da ulteriori infiltrazioni. Un dispositivo assolutamente insufficiente, dicono in molti, per le caratteristiche geologiche ed idrogeologiche dell’area dove, per via della intensa permeabilità delle barriere, il tombamento non risolverebbe la situazione. Ed allora l’unica strada percorribile sembra essere quella della rimozione, in questa fase iniziale, di almeno 50 mila cubi di rifiuti. Se ne discuterà nel dettaglio, ma intanto c’é un altro nervo scoperto in questa complessa vicenda, e riguarda la decisione della Regione di stornare circa 20 milioni destinati dal Masterplan alla bonifica, per interventi sulle strade provinciali segnate dai molteplici movimenti franosi della scorsa tragica invernata. A sollevare la questione l’ex Direttore Generale della Regione Cristina Gerardis che in una nota aveva manifestato l’auspicio che questo provvedimento non pregiudicasse gli interventi di competenze degli Enti. Spiega l’attuale Direttore Regionale Vincenzo Rivera, nella sua intervista su “Il Messaggero”:
“Lo spostamento si é reso possibile in quanto le risorse si realizzano attraverso la copertura economica del privato titolare del dovere contrattuale, ovvero la Edison che dovrà con propria programmazione di fondi privati procedere alle attività di bonifica.”
All’ordine del giorno nel tavolo tecnico di oggi a Roma anche il destino delle altre due aree, le famose aree 2A e 2B, dove ci sono a disposizione ben 50 milioni per bonifica e reindustrializzazione, ma sulle quali, dopo la nomina del responsabile unico di procedimento della gara europea, e sceso un preoccupante velo di silenzio.