Confindustria Chieti Pescara ha celebrato il 90esimo anniversario della nascita Lucio Marcotullio, imprenditore e padre del made in Italy scomparso nel 2020, con un evento commemorativo e un annullo filatelico
E’ stato un imprenditore, un mecenate, un uomo di cultura illuminato e lungimirante il professore Lucio Marcotullio. Il padre del made in Italy, fondatore della Roman Style, presidente della Fondazione Formoda, sindaco di Penne dal 1993 al 2001, ha ricoperto cariche pubbliche e sostenuto la cultura e il Premio nazionale di Letteratura “Città di Penne”.
A 90 anni dalla sua nascita Confindustria Chieti Pescara ha celebrato lo straordinario contributo dell’economista e manager, scomparso nel 2020, con un evento commemorativo e una cartolina con speciale annullo filatelico di Poste Italiane, affrancata e dedicata al “Professore”, che è stata donata a tutti i presenti.
Al convegno, moderato da Michela Ridolfi, sono intervenuti il sindaco di Penne Gilberto Petrucci, Roberta Sarrantonio della Struttura nazionale di Filatelia di Poste Italiane, Beatrice Marcotullio, in rappresentanza della famiglia, Massimo Sargiacomo, Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti Pescara, il vice Presidente di Confindustria Chieti Pescara- Sezione Moda Marco Belisario, il direttore generale di Confindustria Chieti Pescara Luigi Di Giosaffatte e il presidente della BCC Abruzzese – Cappelle sul Tavo Michele Borgia.
Una vita vissuta con straordinaria intensità, capacità di lucida lettura degli eventi sociali ed economici contemporanei, un economista che ha lavorato per generare ricchezza e benessere per la comunità e il territorio, un operatore di pace nel rispetto del creato.
Questo il ritratto emerso dal convegno che si è svolto lunedì 3 luglio nella Sala Consiliare del Palazzo Civico di Penne. Confindustria Chieti Pescara ha voluto celebrare lo straordinario contributo all’economia e alla società nel giorno del 90° anniversario della nascita del professore Marcotullio .
Il vice presidente Marco Belisario ha evidenziato: «Uomo di straordinarie doti comunicative, lungimirante sull’importanza di mettere al centro la formazione delle persone, rendendo l’arte della sartoria desiderabile anche da parte delle nuove generazioni. Dai suoi insegnamenti, prediligo la centralità dell’etica di impresa nella sua accezione più seria, un’etica che nasce recuperando principi e valori antichi: gli ideali etici vanno interiorizzati perché, ci ha fatto capire Marcotullio, l’azione etica nasce da uno stato d’animo che viene dal profondo della coscienza. Etica e profitto vanno coniugati come due aspetti dello stesso fenomeno: questo il compito di ogni capitano d’industria che investe con impegno e passione per la stessa sopravvivenza nel tempo della propria azienda, nel rispetto della persona umana, del territorio, dell’ambiente».
Il direttore generale Luigi Di Giosaffatte ha sottolineato: «Diede lustro alla nostra Confindustria nel panorama nazionale, con la forza delle sue idee e della sua radicata e pragmatica morale cristiana. “Mille mani una sola anima” è una perfetta sintesi del suo operato, che ho scelto anche come titolo del libro che ho curato in sua memoria lo scorso anno, non solo perché significa la capacità di fare bene insieme, di unire il bello al ben fatto grazie alla operosità di tante persone, ma anche perché rappresenta una costante della sua vita: non barattare mai con nessuno lo spirito sociale cristiano che applicava non solo in azienda ma anche nella vita di tutti i giorni».
Roberta Sarrantonio – della Struttura nazionale di Filatelia di Poste Italiane – ha illustrato il valore del timbro dedicato al ricordo di una persona che ha generato emozioni, essendo proprio questo lo scopo del servizio di filatelia, che imprime con inchiostro i ricordi: il timbro sarà disponibile per centoventi giorni nella sede di Pescara, poi verrà depositato al museo nazionale di Poste e Telecomunicazioni in Roma, per imperitura memoria».
Assieme a Renzo Gallerati, referente territoriale filatelia per le filiali di Pescara e Chieti, che ha curato la realizzazione del timbro, ha quindi diretto la cerimonia di annullo davanti alla famiglia Marcotullio e ad un emozionato e numeroso pubblico composto da rappresentanti di imprese e istituzioni, lavoratori e cittadini.
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