Confindustria: “Nessun impatto ambientale su Punta Penna”

Amministratori, ambientalisti e residenti sul piede di guerra per quello che é stato erroneamente definito, secondo Confindustria, un cementificio a freddo a Punta Penna.

Un impianto ritenuto inopportuno, a pochi passi dalla Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci a Vasto, che ha messo sul “chi va  là ” cittadini, ambientalisti, fino allo stesso sindaco Menna. A difesa dell’insediamento Confindustria Chieti-Pescara che, intanto, parla di stabilimento per la frantumazione di clinker, componente base per la produzione di cemento, un insieme di minerali assolutamente innocui che non rappresentano alcuna minaccia per l’ambiente e poi rivendica la necessità di valorizzare piuttosto che ostacolare insediamenti che portano solo benefici all’economia del territorio:

“da una parte ci si lamenta che nessuno vuole più investire – lamenta il direttore di Confindustria Luigi Di Giosaffatte – dall’altra si continuano ad ostacolare iniziative per ingiustificate paure. Su questa area il Masterplan prevede  un investimento di 130 milioni per la riqualificazione di Porto ed infrastruture e si fanno battaglie contro un insediamento che non arreca alcun danno al territorio, anzi, per non parlare del fatto che questa azienda ha rispettato tutte le normative anche quelle ambientali. A questo punto ci venga comunicato, in particolare da chi dovrebbe tenere a cuore lo sviluppo economico, che cosa s’intende fare.”

Intanto l’Arta, attraverso il direttore generale Francesco Chiavaroli, annuncia l’istituzione di una Task Force per avere un’esatta cognizione delle potenziali interferenze dell’impianto sull’area protetta:

“Siamo assolutamente favorevoli all’istituzione di questa task force – spiega Di Giosaffatte – che si facciano tutte le verifiche del caso, e lo si faccia in fretta perché non possiamo permetterci il lusso di perdere simili occasioni.”

IL SERVIZIO DEL TG8:

Luca Pompei: