Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato oggi in via definitiva il Piano di classificazione acustica. Via libera all’analisi dell’assetto delle partecipazioni azionarie del Comune
“Lo strumento – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Tarante, illustrando il provvedimento – è un atto tecnico politico che pianifica gli obiettivi ambientali di un’area, in relazione alle sorgenti sonore esistenti per le quali vengono fissati dei limiti. Lo strumento suddivide la città in sei aree, a seguito di un’accurata analisi urbanistica del territorio tramite lo studio della relazione tecnica del piano regolatore generale e delle relative norme tecniche di attuazione. Il piano di classificazione acustica fissa un limite massimo di emissioni differente per ciascuna di queste sei fasce a seconda che si tratti di aree industriali, dove il rumore è fisiologicamente più alto, o di aree che ricomprendono, ad esempio, le strutture sanitarie, le università e le scuole dove chiaramente le emissioni acustiche devono essere più contenute. Per la classificazione dei centri storici della città e delle frazioni si è tenuto conto di fattori quali la densità della popolazione e della presenza di attività produttive”.
Via libera dell’aula anche alla razionalizzazione periodica delle partecipazioni azionarie del Comune e all’analisi dell’assetto complessivo delle società in cui l’ente detiene partecipazioni dirette o indirette al 31 dicembre dello scorso anno. Presentando il provvedimento, l’assessore alle Partecipate, Paola Giuliani, ha ricordato che il Comune detiene partecipazioni dirette in sei società. È proprietaria dell’intero capitale dell’azienda per la mobilità aquilana (Ama, che gestisce il trasporto pubblico), dell’Azienda farmaceutica (Afm, che si occupa di farmacie e di un asilo), del Centro turistico del Gran Sasso (società che gestisce la funivia e gli impianti di risalita di Campo Imperatore, nonché il servizio di informazione turistica) e della società informatica Sed, servizio elaborazione dati.
La Municipalità inoltre detiene il 99,94 per cento dell’Aquilana società multiservizi, l’Asm, che provvede al ciclo dei rifiuti, con otto comuni del circondario che completano la compagine societaria, e ai sevizi cimiteriali, e il 46,15 per cento della Gran Sasso Acqua, società che si occupa della gestione integrata delle risorse idriche. Il Comune ha invece partecipazioni indirette con il Cogesa, il Banco marchigiano, ex Banca del Gran Sasso (l’ente sta cercando di vendere le azioni in suo possesso) e con il consorzio Ski Pass dei parchi.
“In base all’analisi effettuata – ha spiegato l’assessore Giuliani – tutte le società rispettano i parametri di legge per cui non risultano necessari contenimenti dei costi di funzionamento o aggregazioni. Le società in questione possono essere mantenute senza interventi per via dei risultati ottenuti negli ultimi esercizi. Per l’Asm, continuiamo ad auspicare l’ingresso di nuovi soci”.
Approvata anche la deliberazione, proposta dal sindaco Pierluigi Biondi, per mettere a disposizione un locale di Palazzo Margherita in favore dell’Anci Abruzzo e i provvedimenti relativi alla presa d’atto di richieste e permute ai fini della ricomposizione della proprietà pubblica e l’autorizzazione a rilasciare un permesso di costruire in deroga per la demolizione e ricostruzione di una porzione di aggregato nel centro storico dell’Aquila.
L’aula ha dato anche il via libera a un ordine del giorno proposto dal gruppo “Il Passo possibile” finalizzato a sensibilizzare l’Asl all’attivazione di un numero telefonico dedicato per la prenotazione e la regolarizzazione (in caso di esenzione) delle prestazioni sanitarie destinate ai grandi anziani (quelli che con età superiore agli 80 anni) e ai disabili. “Lo stesso – è scritto nel documento – potrà essere un punto di riferimento utile per avere informazioni relative ai servizi sanitari disponibili per le categorie di utenza più fragili”.