Consiglio d’Europa su Legge 194: In Abruzzo 80% di obiettori di coscienza, a Pescara un solo ginecologo disposto a fornire i servizi previsti per legge nell’interruzione della gravidanza.
La notizia é stata rilanciata oggi dalle più importanti Testate e riguarda l’accoglimento della Corte di Strasburgo di un ricorso presentato dai medici della Cgil sulle problematiche presenti nel nostro Paese circa l’applicazione della Legge 194, quella che acconsente all’interruzione della gravidanza. Secondo il ricorso del sindacato, in Italia non solo ci sono ancora percentuali elevatissime riguardo ai medici obiettori di coscienza, ma quei pochi che applicano la legge sarebbero discriminati nella loro carriera e vittime di svantaggi lavorativi diretti e indiretti. Il ricorso é stato accolto dalla Corte la quale rileva come il diritto delle donne ad accedere all’interruzione di gravidanza, nelle strutture pubbliche, nella realtà é ostacolato in un modo che alimenta i rischi di ricorso ai privati ed alla clandestinità . Nel ricorso si evidenziano anche le percentuali, Regione per Regione, sui medici obiettori di coscienza, oltre il 50% nel nord Italia, oltre l’80% nel centro sud. In particolare in Abruzzo la percentuale é dell’80,7% e di questi spicca il dato di Pescara, dove pare ci sia un solo ginecologo che non si rifiuta di applicare la Legge. Su questa notizia da registrare l’intervento del Ministro della salute Beatrice Lorenzin che parla di dati riferiti al 2013 e che oggi la situazione é notevolmente migliorata da questo punto di vista.