La seduta del Consiglio regionale che ha come argomento clou l’approvazione del quesito referendario, voluto dalla Lega, finalizzato all’affermazione del sistema maggioritario, slitta a giovedì alle ore 16.
I lavori non erano ancora iniziati ed erano stati aggiornati più volte nel corso della giornata per le riunioni delle commissioni, prima, seconda e quarta che oltre alla proposta referendaria hanno esaminato un pdl sulla Saga, la società che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo di Pescara ed uno sulla riforma della Ater. Alla luce dei circa 2000 emendamenti ostruzionistici presentati dalle opposizioni, soprattutto dal M5S e in parte dal centrosinistra, la seduta è stata aggiornata alle ore 16 di giovedì 26. Alle 15 di domani si riunirà nuovamente la prima commissione: qui la discussione è in corso sul referendum. Sul quesito, nel centrodestra è Fi a puntare i piedi per via del veto nazionale e di alcune questioni locali. L’Udc ha annunciato il voto contrario. La maggioranza di centrodestra sta valutando anche la compattezza numerica visto che per l’approvazione della proposta referendaria sono necessari 16 voti sui 31 di cui è composto l’assemblea. Se l’Abruzzo votasse il quesito sarebbe la prima delle cinque regioni ad approvare la proposta, per ufficializzare la quale i cinque consigli dovrebbero pronunciarsi positivamente entro il prossimo 30 settembre.
“Mentre i problemi dell’Abruzzo attendono soluzione, la maggioranza di centrodestra blocca i lavori del Consiglio per il referendum elettorale imposto dalla Lega”, così Giovanni Legnini sui lavori dell’assise regionale. “Mentre attendono di essere esaminati ed approvati provvedimenti importanti per i cittadini e le imprese abruzzesi – riprende Legnini – una maggioranza sempre più confusa e divisa forza in tutti i modi possibili le disposizioni statutarie e regolamentari al solo scopo di piegarli al raggiungimento di obiettivi molto lontani dagli interessi degli abruzzesi. Utilizzeremo ogni mezzo democratico a nostra disposizione per tutelare le prerogative del Consiglio e dei consiglieri e per ripristinare i fondamentali criteri di programmazione dei lavori consiliari e il corretto svolgimento del procedimento legislativo”.
”Una giornata di chiacchiere morte a L’Aquila e ancora riusciamo ad iniziare il Consiglio che era fissato per le 11.00. La lega tiene sotto scacco la maggioranza per il quesito referendario ordinato da Salvini. Tutti compatti a dimostrare a Borghezio che l’Abruzzo non è un peso morto. Non si occupano di sanità, non si occupano di trasporti per gli studenti. Non si occupano di tetti sfondati dalla grandine nè delle crisi aziendali e dei lavoratori ma per Salvini i consiglieri sono tutti proni”. Lo scrive su Facebook il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli in merito all’ipotesi che il Consiglio regionale possa slittare a giovedì.