Approvato oggi dal Consiglio Regionale il Piano di assetto naturalistico della Riserva Naturale Regionale “Pineta Dannunziana” nella città di Pescara.
“Dopo vent’anni la Riserva dannunziana ha il suo Piano di Assetto Naturalistico che risponde a due immediate esigenze: da un lato tutelare il patrimonio arboreo di un polmone che è un esempio unico forse in Italia per la sua estensione e la sua tipologia; dall’altro fissare regole certe che però rendano anche fruibile e vivibile quella riserva, pur nel rispetto dell’ambiente, connettendola e integrandola con tutto ciò che la circonda, a partire dal mare. Soprattutto il Pan oggi approvato dalla giunta regionale è il frutto di decine e decine di incontri e tavoli tecnici che ho personalmente voluto e promosso, tra Comune di Pescara e Regione Abruzzo, ben consapevole della rilevanza di quella risorsa verde, anche sotto il profilo turistico”. È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri all’approvazione in Consiglio regionale del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva naturale dannunziana.
“La nostra Pineta pescarese è un patrimonio immenso, sotto il profilo ambientale, naturale, ma anche di marketing territoriale e turistico – ha sottolineato il presidente Sospiri -. Fatta la Riserva, nel maggio 2000, però, andavano anche stabilite le regole per l’utilizzo di quello spazio, ovvero serviva il Piano ‘regolatore’ della riserva, appunto il Pan, che fissasse i confini, il perimetro, esatti dell’area, le differenziazioni che comunque esistono all’interno, evidenti se pensiamo ai vari lotti, la necessità di rivedere l’intera viabilità all’interno dell’area, perché è evidente che non è possibile pensare la Riserva tagliata in due da un asse stradale tanto trafficato quanto via della Bonifica. Infine occorreva un Pan utile a dettare le regole anche per i successivi interventi di rinaturalizzazione, di manutenzione, ordinaria e straordinaria, e che disciplinasse anche il rapporto con la riviera, parte della quale fa parte della stessa Riserva, ma ovviamente con norme opportunamente diverse per non danneggiare le attività turistico-balneari e comunque tenendo conto della differenza tra area naturalistica e area antropizzata. Per vent’anni si sono rincorsi proposte di Piano, osservazioni, delibere, determine, tentativi sempre falliti di fissare l’assetto definitivo della Riserva. Consapevole della rilevanza di tale processo, già da un anno ho personalmente iniziato un preciso percorso tecnico istituzionale e un lavoro certosino, facendomi promotore, nell’ultimo anno, di diversi incontri e tavoli tecnici ai quali hanno preso parte la Regione e il Comune di Pescara con i loro rispettivi uffici tecnici per arrivare in tempi certi alla stesura completa e definitiva di tutta la documentazione inerente il PAN e quindi alla sua approvazione e oggi ritengo che il risultato raggiunto possa opportunamente definirsi eccezionale”.