La presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo Maria Franca D’Agostino chiede la riapertura del Consultorio familiare di Francavilla al Mare, chiuso da oltre tre mesi a causa dell’emergenza Covid19.
L’iniziativa della presidente Maria Franca D’Agostino fa seguito all’appello rivolto dal personale in servizio presso l’Unità Operativa Assistenza Consultoriale ASL2 e dalle donne che usufruiscono di tale servizio.
In una nota la presidente della Commissione Pari Opportunità ( nella foto in basso) esprime perplessità sulla chiusura del Consultorio e chiede l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità e alle Pari Opportunità Nicoletta Verì affinchè possa far riattivare i servizi del Consultorio che da molti anni è punto di riferimento dell’utenza proveniente anche dai comuni limitrofi e che ha un bacino di utenza di circa 60mila abitanti.
L’avvocato D’Agostino spiega che “Nella nota pervenuta all’attenzione della Commissione è stato rappresentato che il Consultorio, presente a Francavilla al Mare dal 1981 e con sede dal 2013, presso l’Istituto Padovano, chiuso nel mese di Marzo, a causa dell’Emergenza Covid, ad oggi non è stato più riattivato. Tale chiusura comporta un inevitabile disagio dell’utenza femminile che è costretta a recarsi ai Consultori di Chieti e Chieti Scalo, nonostante la legge n. 34/96 individui una sede consultoriale ogni 20.000 abitanti.
Sono preoccupata per quanto si è verificato, poiché di fatto verrà a mancare a tutta l’utenza femminile di questo territorio, la possibilità di effettuate lo screening (pap- test e HPV- test) per la prevenzione del tumore del collo dell’utero, che rientra nei LEA Nazionali e Regionali, i corsi di accompagnamento alla nascita e promozione dell’allattamento al seno, come fortemente raccomandato dalle linee guida dell’ OMS, il supporto psicologico all’utenza con fragilità, il sostegno alle famiglie ed agli adolescenti e altro ancora che la sola sede consultoriale di Chieti avrà difficoltà a soddisfare per effetto della maggiore domanda, con il concreto rischio di disservizi e l’aumento delle liste di attesa per le prestazioni afferenti alla prevenzione sanitaria e alla salute della donna.
Auspico, pertanto, che l’Assessore alla Sanità accolga tale invito e si possa a breve ristabilire un servizio utile alle cittadine del comprensorio di Francavilla al Mare e dintorni, anche in considerazione del fatto che la maggiore mobilità nel territorio da un comune all’altro, potrebbe aumentare il rischio di diffusione –seppure ipotetico- del contagio in caso di nuova pandemia”.