Primo week-end con coprifuoco alle ore 23 in Abruzzo. Nelle prossime settimane, se la situazione contagi e ricoveri ospedalieri per Covid migliorerà, con il passaggio dalla zona gialla a quella bianca, ci sarà l’abolizione di questo provvedimento del governo.
Il primo fine settimana con coprifuoco slittato dalle ore 22 alle 23 in Abruzzo ha rappresentato un segnale importante sia per le attività commerciali che per i cittadini che vedono nel provvedimento del governo un segnale incoraggiante verso un miglioramento dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.
Dopo sette mesi il coprifuoco, da mercoledì 19 maggio, è stato posticipato di un’ora, dalle 22 alle 23. Il governo, con l’avallo della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico, ha deciso di proseguire per gradi, allentando le restrizioni ulteriormente nelle prossime settimane, e fino a giungere all’abolizione del coprifuoco.
Il 7 giugno dalle ore 23 slitterà ulteriormente di un’ora, fino alla mezzanotte. Nelle regioni che entreranno in zona bianca, invece, verrà eliminato mentre dal 21 giugno verrà abolito in tutta Italia.
Gli esperti hanno ribadito che “Ad incidere in modo significativo è il cambio dei parametri del monitoraggio con il quale vengono stabiliti i colori delle Regioni. L’Rt, l’indice di diffusione del contagio, non sarà più determinante: conteranno il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari (l’Rt ospedaliero, che nell’ultimo monitoraggio era a 0,78) e l’incidenza dei casi. Con 250 ogni 100 mila abitanti si andrà in zona rossa, con 150-250 in arancione e con 50-150 in gialla.
Con meno di 50 casi per 3 settimane consecutive e un rischio basso si andrà invece in zona bianca e le uniche misure in vigore sono il distanziamento e l’uso della mascherina e dove non c’è coprifuoco”.
Stando alla road map, esaminata dalla cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi e alla quale ha partecipato anche il Cts, dal primo giugno dovrebbero entrare in zona bianca Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 7 giugno, sempre che il trend dei contagi e delle ospedalizzazioni resti quello attuale, potrebbe toccare ad Abruzzo, Veneto e Liguria.