Coronavirus Abruzzo: 2.528 domande ammortizzatori dagli artigiani

In Abruzzo, a causa dell’emergenza coronavirus, sono state presentate dagli artigiani 2.528 domande per ottenere gli ammortizzatori. Le richieste riguardano 8.324 dipendenti costretti a fermarsi.

Confartigianato Abruzzo ha elaborato i dati forniti dal Settore Sistemi Informativi Ebna-Fsba ed è emerso che sono state presentate 2.528 domande dalle aziende del settore, con almeno un dipendente e costrette a sospendere o ridurre l’attività a causa dell’emergenza coronavirus.

In una nota si legge che “Gli artigiani chiedono di potere accedere agli ammortizzatori sociali tramite il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato. Le domande coinvolgono complessivamente 8.324 dipendenti, temporaneamente sospesi dal lavoro in Abruzzo, per i quali i datori di lavoro artigiani hanno chiesto l’attivazione di ammortizzatori sociali con causale “Covid-19”.

Il segretario regionale di Confartigianato Abruzzo Daniele Di Marzio spiega che “ Il fondo, in linea con quanto previsto dal decreto Cura Italia, provvederà ad erogare contributi pari all’80% della retribuzione di ogni dipendente, per un importo massimo mensile 1.193 euro lordi.

Il comparto artigiano è in grandissima sofferenza . Gli ammortizzatori sociali consentono alle aziende del settore di iniziare a respirare, ma serviranno risorse e strumenti straordinari per uscire indenni da questa crisi.

L’Abruzzo si piazza al 15esimo posto, su scala nazionale, per numero di domande presentate. Il maggior numero di richieste si concentra nella provincia di Chieti (671 domande, a favore di 2.191 dipendenti).

A seguire la provincia di Teramo (662 domande, a favore di 2.353 dipendenti), la provincia di Pescara (524 domande, a favore di 1.827 dipendenti) e infine la provincia dell’Aquila (330 domande, a favore di 914 dipendenti). A queste si aggiungono 346 domande per le quali non sono stati forniti riferimenti territoriali”.

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Gigliola Edmondo: