Appello alla Regione per gli alunni con disabilità che in questo periodo di emergenza coronavirus chiedono di non essere abbandonati.
Dalle famiglie di studenti diversamente abili arriva l’accorato appello alla Regione e, in particolare, all’assessore alla sanità Nicolettà Verì.
In una nota si legge che “Da due mesi a questa parte nessun politico si è posto il problema dei bambini o ragazzi disabili. Ci siamo posti il problema del lavoro, del calcio, degli spostamenti ma la disabilità è ancora un tabù.
Sono due mesi che i nostri figli sono chiusi in casa lontani da quella società in cui lottiamo ogni giorno per inserirli. Nella didattica a distanza manca un esperto che si sarebbe dovuto interessare come sviluppare un piano di lavoro per andare perso tutto quello fatto in 6 mesi.
Tutto il peso rimane come sempre sulle spalle delle famiglie e grazie a queste famiglie con la collaborazione degli insegnanti che i bambini o i ragazzi possono seguire la didattica a distanza è grazie a quei papà e mamme che giornalmente dedicano il tempo a quell’esercizio di psicomotricità e logopedia per non perdere ciò che è stato conquistato con enormi sacrifici per l’ intera famiglia. Perché quando in una famiglia c’è un disabile nel bene o nel male ne risente tutta la famiglia.
È stata anche mandata una mail all’assessore Veri’ con oggetto la richiesta di attivare on line lezioni di psicomotricità e logopedia dai nostri centri di riferimento ma senza nessuna risposta.
Avete dimenticato quei 300.000 circa alunni con disabilità, dove in Abruzzo c’è la percentuale più alta ma noi ci siamo, i nostri figli ci sono, hanno un nome e un cognome e in una società civile nessuno deve essere abbandonato”.