Coronavirus Abruzzo: balneatori preoccupati dal silenzio

Preoccupazione alle stelle per il comparto dei balneatori, e non solo, visto che la stagione estiva è alle porte e non si hanno certezze su come intervenire per preparare al meglio i prossimi mesi della fase 2 dell’emergenza coronavirus.

L’unica certezza che c’è per gli operatori abruzzesi è che il 30 di aprile ci sarà un incontro con la Regione per capire se ci saranno o meno le condizioni per ripartire ed affrontare la fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Il loro futuro passa anche e soprattutto attraverso le misure fiscali da attuare, primo fra tutti l’azzeramento di alcune imposte, tasse e tributi, come già richiesto. Aspettando le risposte dalla politica, nel frattempo sono spuntate alcune linee guida per la prossima stagione.

Il possibile vademecum prevede, ad esempio, che le presenze in locali interni sia di massimo 4 clienti per 10 metri quadri di superficie disponibile, al pari degli ambiti esterni.

Gli stabilimenti dovranno avere una scheda di autocontrollo in cui annotare le operazioni giornaliere di sanificazione di cabine e attrezzature. Gli operatori turistici dovranno munire di mascherine e guanti i clienti ad esclusione dei momenti di relax sotto l’ombreggio.

Previsti mantenimento delle misure di distanziamento sociale, ingresso unico e uscita separata, prenotazione on-line dei vari servizi e della postazione spiaggia. Per l’ombreggio, le postazioni vanno collocate a distanza di al meno 4,5 metri, la distanza lettini-sdraio sarà pari a 2 metri. La spiaggia sarà pulita tutti i giorni e sanificata almeno una volta alla settimana.

 

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS, CLICCA QUI