Confcommercio scrive a 104 Sindaci della provincia di Chieti chiedendo, in questo periodo di emergenza coronavirus, di annullate le tasse locali ai commercianti.
In una lettera inviata ai Sindaci il presidente provinciale di Confcommercio Chieti Marisa Tiberio, i consiglieri provinciali dell’associazione di categoria, i rappresentanti territoriali delle sigle Federmoda, che riunisce i titolari di attività commerciali specializzate nel settore dell’abbigliamento, delle calzature, delle pelletterie e del tessile per la casa, Federalberghi, Fipe e gli ambulanti Fiva, hanno chiesto l’immediato annullamento, sino alla fine di quest’anno, delle imposte locali a carico delle attività produttive che sono in palese difficoltà a causa delle conseguenze determinate dalla pandemia coronavirus.
Nella lettera, spiega la presidente Tiberio, si evidenzia che nel mese di marzo si è registrato un tonfo dei consumi pari al 31,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che per molti comparti il fermo è stato quasi totale con il turismo che ha toccato quota -95% degli ospiti nelle strutture ricettive, mentre le immatricolazioni di auto a privati si sono attestate ad -82%.
La presidente Tiberio aggiunge che “Inoltre risultano azzerati gli introiti per l’abbigliamento e le calzature, anche in forma ambulante mentre il settore della ristorazione ha fatto registrare ”solo” un calo di scontrini e fatture pari al -68% grazie alle consegna a domicilio.
Nella missiva si chiede anche ai Comuni l’apertura immediata di un tavolo di confronto ”per evitare che il comparto produttivo locale muoia per sempre.
Bisogna con urgenza dare un nuovo calendario a tutto ciò che riguarda le tasse gravanti sulle attività produttive. In tal senso chiediamo alle amministrazioni comunali di annullare tasse, tributi e utenze, comprese la tassazione locale Tosap, l’Imu, l’imposta di pubblicità, la Tari, e la tassa di soggiorno nei Comuni, fino al termine del 2020.
E’ chiaro che siamo chiamati ad affrontare una fase di contrazione straordinaria che non può lasciare nessuno indifferente. Per riaprire le attività di questa provincia è necessaria una strategia complessiva da condividere”