A Chieti i partiti della minoranza chiedono alla Giunta comunale un consiglio comunale straordinario per discutere aspetti importanti legati alla Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
I consiglieri della minoranza Luigi Febo, Chiara Zappalorto, Diego Ferrara, Teresa Giammarino, Filippo Di Giovanni, Alessio Di Iorio, Stefano Rispoli ed Enrico Raimondi chiedono al sindaco Umberto Di Primio un impegno nel richiedere con urgenza alla Giunta Regionale un programma operativo sulla Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
In una nota congiunta i consiglieri affermano: “Siamo arrivati alle porte della cosiddetta “Fase 2”. Ci aspetta un lungo periodo di convivenza con il virus che, in questi tre mesi di emergenza, ha strappato all’affetto dei propri cari oltre 25mila persone in tutta Italia.
Una Fase 2 che, nella città di Chieti, non è stata programmata né discussa. L’Amministrazione comunale, in questi 60 giorni di “Fase 1”, si è mostrata incapace di coordinare con Regione ed altri comuni un qualsivoglia piano operativo in grado di tutelare la comunità teatina ed allo stesso tempo garantire un servizio efficiente ai malati di Covid e di qualsiasi altra patologia.All’interno di tale Programma sarà fondamentale inserire la programmazione di interventi di recupero e valorizzazione delle strutture sanitarie presenti nel Territorio Teatino, comprese strutture che permettano una velocizzazione di analisi dei tamponi effettuati.
Tutto ciò sarà possibile solo se la giunta comunale prenderà atto delle proprie responsabilità e smetterà di sonnecchiare, di fronte ad un’emergenza che non permette perdite di tempo. La maggioranza deve decidere che tipo di politica attuare: se quella degli slogan o quella dei fatti. Attendiamo impazienti una risposta a tale quesito, ed anche la cittadinanza”.
Ecco la richiesta inviata e il testo dell’Ordine del giorno richiesto dalla Minoranza per il consiglio comunale straordinario:
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Chieti
S E D E
ORDINE DEL GIORNO
I sottoscritti:
LUIGI FEBO, CHIARA ZAPPALORTO, DIEGO FERRARA, TERESA GIAMMARINO,
FILIPPO DI GIOVANNI, ALESSIO DI IORIO, STEFANO RISPOLI E ENRICO RAIMONDI
tutti Consiglieri Comunali della città di Chieti, ai sensi dell’art. del regolamento del
funzionamento del Consiglio Comunale, sottopongono all’assise comunale il seguente deliberato:
PREMESSO CHE
come stabilito nel D.L. 18/20 le Regioni devono redigere un apposito Programma Operativo per la
gestione dell’emergenza avendo a disposizione una dotazione finanziaria complessiva incrementata
di 1.410 milioni di euro per l’anno 2020, secondo quanto disposto nell’art. 18 che viene riportato
integralmente:
“1. Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, in
relazione agli interventi previsti dal presente Titolo e da quelli di cui al decreto-legge 9 marzo 2020,
n. 14, è incrementato di 1.410 milioni di euro per l’anno 2020. Le regioni e le province autonome
di Trento e Bolzano e gli enti dei rispettivi servizi sanitari regionali provvedono, sulla contabilità
dell’anno 2020, all’apertura di un centro di costo dedicato contrassegnato dal codice univoco “COV
20”, garantendo pertanto una tenuta distinta degli accadimenti contabili legati alla gestione
dell’emergenza che in ogni caso confluiscono nei modelli economici di cui al decreto ministeriale
24 maggio 2019. Ciascuna regione è tenuta a redigere un apposito Programma operativo per la
gestione dell’emergenza Covid-19 da approvarsi da parte del Ministero della salute di concerto con
il Ministero dell’economia e delle finanze e da monitorarsi da parte dei predetti Ministeri
congiuntamente. 2. In considerazione delle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla
diffusione del COVID-19, per le verifiche dell’equilibrio economico del Servizio sanitario nazionale
relative all’anno 2019, per l’anno 2020 il termine del 30 aprile di cui all’articolo 1, comma 174, della
legge 30 dicembre 2004, n. 311 è differito al 31 maggio e, conseguentemente, il termine del 31
maggio è differito al 30 giugno. 3. Al fine di far fronte alle straordinarie esigenze connesse allo
stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020, per l’anno 2020 il
fondo di cui all’articolo 44, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è incrementato di 1.650
milioni di euro, ivi incluse le risorse di cui all’articolo 6, comma 10. 4. Alla copertura degli oneri
previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.”.
CONSIDERATO CHE
Nella Deliberazione della Giunta Regionale del 8.4.2020, n. 176, le risorse aggiuntive sono state
iscritte nei rispettivi capitoli di entrata e di spesa con, per un totale di euro 30.908.850,00.
TENUTO CONTO CHE
La Regione Abruzzo ha inteso investire 11 milioni di euro per la realizzazione di un Covid
hospital, in via Rigopiano, a Pescara e non si ha documento ufficiale sul complessivo Programma
operativo per l’emergenza.
PRESO ATTO CHE
La Fase 1 si è contraddistinta da una evidente improvvisazione programmatoria che ha investito le
strutture ed i P.O. della Asl 2 Lanciano/Vasto/Chieti con enunciazioni a mezzo stampa ed attraverso
note formali su strutture dedicate alle gestione del Covid e poi smentite dopo poche ore come la
questione del Covid hospital ad Atessa;
La Fase 1 si è contraddistinta da una colpevole impreparazione e lentezza nella fornitura di DPI al
personale ospedaliero e territoriale, ivi compresi i medici di medicina generale, e da un colpevole
ritardo nel fornire esiti dei tamponi specie per il personale sanitario e territoriale oltre che alle stesse
famiglie di persone risultate positive al Covid;
ALTRESI’ CHE
La scelta del Covid hospital a Pescara (con una gara già addirittura aggiudicata), svincolata da un
quadro programmatorio su tutto il territorio regionale, appare quindi contraddittoria tenuto conto
della tempistica di messa sicurezza delle altre strutture ospedaliere regionali e del personale
sanitario così come su descritto;
ATTESO CHE
Nella cosiddetta “Fase 2” ci sarà un tempo di convivenza con il Virus in questione e bisognerà
limitare al massimo la commistione con altre patologie come purtroppo avvenuto nella Fase 1 in
tanti P.O. regionali, sarà dunque necessario allestire strutture dedicate vicine agli HUB regionali in
grado di fronteggiare tutte le patologie tempo-dipendenti con possibilità di rapido accesso al
Laboratorio di Emodinamica Interventistica;
PER TUTTO CIO’ PREMESSO IL CONSIGLIO COMUNALE DI CHIETI
IMPEGNA IL SINDACO
A richiedere con urgenza il Programma Operativo sulla emergenza Covid, redatto dalla Giunta
Regionale, e inviarne documentazione al Consiglio Comunale di Chieti;
A richiedere alla Giunta Regionale di inserire nel Programma Operativo interventi di recupero e
valorizzazione delle strutture ospedaliere di Chieti come il San Camillo ed i corpi C ed F del
Santissima Annunziata con modalità di veloce esecuzione come avvenuto per il Covid hospital di
Pescara;
A richiedere l’allestimento di una o più camere di compensazione con criteri di sicurezza BL2 per
attivare anche i laboratori del Policlinico di Chieti per velocizzare l’esito dei tamponi;