I dipendenti dell’Atr di Colonnella e della Veco di Martinsicuro sono da 4 mesi senza stipendio e i sindacati scrivono al Prefetto di Teramo per chiedere un intervento urgente vista la situazione aggravata anche dall’emergenza coronavirus.
I segretari provinciali di Fim Cisl, Marco Boccanera, e Fiom Cgil, Mirco D’Ignazio, in seguito alla circolare diramata venerdì scorso dal ministro dell’Interno Lamorgese, con cui si chiedono interventi per evitare tensioni sociali e problemi di ordine pubblico legati a crisi economiche, ricordano che con duecento lavoratori, da quattro mesi senza stipendio, si rischiano forti tensioni sociali anche in provincia di Teramo.
I segretari Boccanera e D’Ignazio hanno scritto una lettera al prefetto Graziella Patrizi per chiedere quali azioni siano state, o saranno messe in campo, per i 200 dipendenti delle due aziende teramane.
Boccanera e D’Ignazio evidenziano che “La circolare segnala le stesse preoccupazioni relative all’ordine pubblico e alla sicurezza che Fim e Fiom di Teramo da tempo stanno segnalando sulle due vertenze.
Vivere quattro mesi senza stipendio è insostenibile e le conseguenze rischiano di essere molto gravi. Il Viminale ha invitato i prefetti ad attivare azioni di sensibilizzazione rivolte agli enti territoriali perché si attuino misure di sostegno per chi vive situazioni di disagio.
Per i 150 lavoratori di Atr va preteso che il presidente, Antonio Di Murro, paghi, come promesso anche davanti al prefetto, i quattro stipendi arretrati e che l’Inps di Teramo liquidi subito la cassa integrazione ordinaria a copertura della seconda metà di marzo. Così come va preteso che il ministero del Lavoro sblocchi subito la cassa integrazione per cessazione e per Covid 19 e paghi i 50 lavoratori Atr in attesa da gennaio scorso“.