Misure economiche e sanitarie a sostegno dei Comuni della zona rossa dell’emergenza coronavirus in Abruzzo. È il contenuto di una risoluzione presentata in Consiglio Regionale e illustrata alla stampa dal centrosinistra.
Sono intervenuti i consiglieri regionali del Pd Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe, il segretario Pd del circolo di Penne Andrea Vecchiotti. Presente anche il sindaco di Castiglione Messer Raimondo Vincenzo D’Ercole.
Antonio Blasioli ha detto: “Questa risoluzione è stata sottoscritta da tutti i consiglieri regionali del centrosinistra. Ci chiediamo, intanto, come mai ci sono stati ritardi nell’istituzione della zona rossa. La documentazione fatta dalla Asl, lo scorso 18 marzo, chiedeva la zona rossa in tutta la valle vestina. E invece è stata istituita solo per il comune di Elice per quanto riguarda la provincia di Pescara e per la Valfino. In realtà il documento della Asl parlava di altri Comuni come Collecorvino e Loreto.
Servono aiuti economici per la ripartenza dei Comuni della zona rossa che hanno dovuto sopportare grandi spese per la sanificazione del proprio territorio. Senza considerare le spese per gli sbarramenti, per i dispositivi di protezione individuale per tutti, dalla Protezione Civile alle persone che erano in prima linea in questa emergenza e le spese che hanno dovuto sostenere per la differenziata.
Abbiamo previsto delle misure per le piccole e medie imprese, parliamo principalmente di liquidità. Abbiamo, altresì, previsto misure a favore delle partite Iva e delle famiglie oltre che un fondo di rotazione per delle imprese agricole di questi territori con un tasso di interesse pari a 0. Chiederemo di armonizzare le misure di questa risoluzione con quelle previste nel progetto di legge 118 che verrà esaminato in Consiglio regionale il prossimo 19 maggio e con le eventuali misure governative che saranno contenute nel decreto maggio”.
Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Consiglio Regionale. ha aggiunto che “Le risorse ci sono. La liquidità deve essere immediata”.
Paolucci ha evidenziato che “Su 300 milioni di euro, la nostra proposta è che una parte deve essere specificatamente dirottata, trasferita alle zone russe con ciascuno dei 7,8,10 punti, in ordine di importanza, che sono stati illustrati dai miei colleghi, dai sindaci, dagli amministratori del territorio. Le risorse sono pari all’ammontare delle rimodulazioni possibili detteci dal Ministro Provenzano, dagli Europarlamentari che arrivano, se concludessero anche il rendiconto in Abruzzo, a 300 milioni di euro. Pertanto, chiediamo alla Regione un progetto complessivo e non azioni a spot”.
Il sindaco Vincenzo D’Ercole ha aggiunto che “Per tutti i Comuni della zona rossa la prima spesa cospicua affrontata è stata quella legata allo smaltimento dei rifiuti”.
D’Ercole ha concluso che “Le persone in quarantena o positive al Covid sono state costrette a fare l’indifferenziata, quindi la raccolta differenziata è stata sospesa per almeno 2 settimane. Quindi ci sarà sicuramente una frazione di differenziata che andrà a pesare sulle casse comunali. Con la zona rossa i nostri cittadini hanno dovuto sospendere le rispettive attività lavorative. Vanno, dunque, aiutati. Inoltre mi auguro che i fondi Masterplan, che negli anni scorsi sono stati dati alle zone rosse, non vengano rimodulati. I fondi devono essere in più”.