Il 21 maggio gli agenti di viaggio abruzzesi scenderanno in piazza a Pescara per chiedere, alla Regione e al Governo, sostegno in favore della categoria. Affermano: “Ad oggi nessuna misura per aiutarci durante l’emergenza covid”.
I delegati del movimento spontaneo agenzie viaggi abruzzesi indipendenti hanno chiamato a raccolta, per giovedì 21 maggio, dalle ore 10 alle 12.30, in piazza Unione a Pescara, davanti alla sede della Regione, tutti i titolari e i dipendenti delle agenzie di viaggio presenti in Abruzzo.
Gli organizzatori spiegano che la categoria vuole far sentire il grido di dolore, in “Mancanza di provvedimenti promessi e mai arrivati dal Governo nè dalla Regione a sostegno della categoria, che in Abruzzo conta migliaia di addetti, senza considerare quelli della filiera”.
Erminio Di Cioccio, referente del movimento, evidenzia:“Solo promesse non mantenute abbiamo ottenuto in più di due mesi di chiusura delle nostre attività, ma a noi purtroppo non basterà rialzare la serranda per riattivare le nostre aziende, a differenza di altri imprenditori.
Con le crociere sospese, il caos voli, vacanze fuori dai confini nazionali per ora bloccate, stiamo davvero vivendo un dramma senza precedenti, soprattutto se si considera che per i prossimi sei mesi non ci sono prospettive di nessun tipo.
Per questo chiediamo a voce alta sia alla Regione che al Governo misure specifiche per impedire il tracollo del nostro settore.
E’ necessario tradurre in fatti concreti i nuovi provvedimenti perché quelli messi in campo nel decreto di aprile: il Decreto Liquidità, l’indennità di 600 euro e il pagamento della cassa integrazione, ad oggi non hanno ancora prodotto alcun effetto reale sull’economia e sulla ripresa delle nostre aziende”.
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