Coronavirus Abruzzo, l’ospedale di Atri presidio Covid-19 una situazione su cui il sindaco chiede massima attenzione.
Il sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti sull’individuazione da parte della Regione di trasformare San Liberatore a ospedale Covid-19 ha chiesto di essere messo a conoscenza delle misure di sicurezza che verranno adottate per operatori sanitari e pazienti, sia per quanto riguarda i protocolli operativi che per i dispositivi di protezione individuali. La richiesta di risposte è stata indirizzata alla Regione, alla Asl, al presidente del comitato ristretto dei sindaci, Gianguido D’Alberto e al prefetto di Teramo, Graziella Patrizi. Sulla situazione è intervenuto anche il consigliere regionale Emiliano Di Matteo dichiarando che:
“La decisione di trasformare in Ospedale Covid19 il San Liberatore di Atri in primis e poi, in caso di ulteriore necessità Giulianova e S.Omero, è una decisione in linea con quanto si sta facendo e si farà anche nelle altre Province ed appare inevitabile per contenere tanto la diffusione del contagio all’interno dei nosocomi abruzzesi quanto la migliore assistenza possibile ai pazienti colpiti dal virus. Tutti noi siamo impegnati per garantire l’acquisto di tutto il materiale sanitario necessario e vigileremo sulla sua corretta distribuzione, con evidente precedenza ai presidi temporaneamente Covid 19. Nel ringraziare il direttore generale Di Giosia e l’assessore Veri, unitamente a tutti i loro collaboratori, per l’impegno continuo e competente con cui stanno dall’inizio affrontando l’emergenza, sento doveroso rivolgere un infinito GRAZIE al senso di responsabilità ed alla civica compostezza della Città di Atri. Finita l’emergenza, il San Liberatore tornerà ciò che è stato fino ad oggi, come auspicato da tutti gli Atriani, dall’amministrazione comunale e la Lega Atri, ed a nessuno verrà più in mente l’insana idea di poterne fare a meno. Quanto stiamo vivendo in queste settimane cambierà ognuno di noi e rimarrà patrimonio della nostra storia!!”