Partirà tra qualche giorno la sperimentazione sul grado di immunizzazione da Covid 19 su un campione di 5.300 abruzzesi. Lo conferma l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì.
Le Asl stanno completando l’organizzazione dei punti di prelievo per i test sierologici sul territorio regionale e l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì spiega che la sperimentazione sui test sierologici, voluta dal Ministero della Salute su 150 mila italiani, ed annunciata a Rete8 dal direttore generale della Direzione generale Prevenzione Sanitaria Claudio D’Amario, “consentirà di verificare se questo sia un metodo efficace per monitorare la popolazione”.
L’assessore Verì afferma: “Non abbiamo nessuna preclusione ideologica su questa metodica – che ha indotto il Dipartimento della Sanità a diffidare alcuni primi cittadini dal decidere autonome somministrazioni – perché si tratta anzitutto di valutare l’attendibilità clinica e diagnostica di un tipo di esame che non ha avuto ancora la validazione del mondo scientifico e che comporta un rischio sul piano clinico e medico legale.
Se risultasse attendibile permetterebbe di eseguirne un numero altissimo, in tempi stretti e a costi contenuti. Non ci saranno grosse criticità nell’applicare il decreto ministeriale per monitorare l’andamento dei virus in Abruzzo.
I criteri fissate le soglie, sono finalizzate a mantenere il numero di nuovi casi di infezione stabile, limitato nel tempo e nello spazio, anche negli ospedali, nelle rsa, e nelle case di risposo.
I valori di allerta indentificati serviranno per decidere eventuali revisioni delle misure adottate a livello nazionale. Ci saranno anche focus sui posti letto disponibili, sul personale dedicato all’emergenza e sui protocolli assistenziali.
In questi giorni ho visto immagini di persone per strada troppo vicine e senza rispettare il distanziamento sociale. Li capisco umanamente ma sono proprio questi gli atteggiamenti più pericolosi”.