Coronavirus: Federazione E.CU.A, già 130 iscritti e primo confronto in Regione

La Federazione spontanea E.CU.A. (Enti CUlturali Autonomi)
è stata invitata dalla Regione Abruzzo a proporre un’ipotesi di sostegno per tutto il comparto dell’arte e dello spettacolo regionale.

Nata da poco più di una settimana per volontà di alcuni artisti abruzzesi, la Federazione E.CU.A. – Abruzzo che tutela i lavoratori dell’arte e dello spettacolo e i centri di produzione culturale, superando i 130 iscritti, raggiunge già il suo primo obiettivo. Per far fronte all’emergenza dettata dal lockdown, tutti i comparti dei lavoratori legati allo spettacolo e ai centri di produzione, organizzazione e distribuzione connessi, la sua manifestazione più prepotente, si sono costituiti, lo scorso 28 Aprile, in  una federazione spontanea “E.CU.A.” che raccoglie una vasta rappresentanza degli artisti e degli operatori culturali e dello spettacolo abruzzese. Con grande soddisfazione, i sostenitori di questa iniziativa, che ha raggiunto gli oltre 130 centri di produzione iscritti,  e che annovera tra i suoi promotori alcuni nomi illustri dello spettacolo e dalla cultura abruzzese, sono stati invitati dall’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, dott. Mauro Febbo, nel produrre un documento che ponga le basi di un sostegno a tutte quelle attività legate al mondo dello spettacolo che versano in profonde difficoltà di sussistenza. E.CU.A ha pertanto presentato una proposta di sostegno indirizzata all’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Mauro Febbo al fine  di poter provvedere ad un fondamentale comparto della società civile che proprio in nome di quella forza aggregante, tipica dei mestieri dello spettacolo, risulta essere tra le più penalizzate, poiché con il  lockdown prima e con i protocolli di distanziamento sociale poi, è stato tra i primi reparti a chiudere e sarà tra gli ultimi a poter riaprire.

“L’apertura all’ascolto e al dialogo – dichiarano i rappresentanti di E.CU.A. – da parte della Regione Abruzzo e nello specifico dell’Assessore Febbo, ci sembra un primo passo importante verso la tutela alla sopravvivenza di quelle attività legate all’arte e allo spettacolo che molto hanno dato al territorio e che altrimenti, quando ci sarà la tanto attesa ripartenza, troverebbe una larga parte delle stesse, impossibilitate a continuare ad operare, visto il così lungo periodo di pressoché totale inattività. Ci piace inoltre sottolineare come questa iniziativa, non abbia mai avuto precedenti, facendo nascere un’unità sorprendente tra tutti gli artisti, superando così qualsiasi forma di diffidenza che talvolta tra i lavoratori dello spettacolo si registra. Nel segno di questa unità stiamo cercando di sensibilizzare i nostri interlocutori istituzionali, a cominciare dal nostro motto/hashtag che richiamandosi alla famosa aria pucciniana chiede che #nessunchiuda. Speriamo infine – concludono i promotori  – che questa piattaforma, questa spontanea federazione, nata per questa emergenza, possa essere uno strumento permanente per poter nel tempo fronteggiare i tanti problemi legati ad una categoria che non gode delle adeguate forme di attenzione che meriterebbe.”

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