Corso per formare i guardiani della natura del Wwf in Abruzzo

Il Wwf organizza un corso di formazione per aumentare il numero delle proprie guardie giurate volontarie. Lezioni al via dal 25 febbraio a Pescara.

Il Wwf ha organizzato un corso di formazione, con lezioni affidate a qualificati esperti, finalizzato ad aumentare il numero delle proprie guardie giurate volontarie. Il corso comincerà domenica 25  febbraio alle 9:30, presso la sede della Lega Navale di Pescara, che si trova a largo Immacolata, all’incrocio tra via Paolucci e Lungomare Matteotti, zona detta “della Madonnina”, che da anni collabora con il WWF Chieti-Pescara dopo aver siglato un protocollo d’intesa. Le lezioni si terranno fino al 9 giugno una volta a settimana, il sabato pomeriggio oppure la domenica mattina.

Il coordinatore regionale della vigilanza WWF Claudio Allegrino spiega : “Oggi, con lo smantellamento o il depotenziamento delle Polizie Provinciali in tutta Italia e con i tempi necessariamente lunghi che ha comportato la riforma dell’ex Corpo Forestale dello Stato, i controlli ambientali sono diventati più sporadici e complessi anche nel territorio abruzzese. Per questo abbiamo organizzato a Pescara un corso di formazione che servirà a qualificare nuove guardie giurate volontarie che possano coadiuvare e accompagnare le Forze di Polizia nei controlli in campo ittico, venatorio, ambientale e zoofilo”.

Il delegato regionale del WWF Luciano Di Tizio, anche lui guardia ambientale, aggiunge che “Si tratta di una attività svolta a titolo rigorosamente gratuito ma di grande soddisfazione: è importante, dedicando semplicemente una parte del proprio tempo libero alla natura, avere la consapevolezza di aver contribuito concretamente, insieme ad altri volontari, a ridurre il numero dei reati ambientali. Le Guardie Particolari Giurate volontarie del WWF Italia rivestono la qualifica di Pubblici Ufficiali, di Agenti di Polizia Amministrativa e, nei casi previsti dalla legge, di Agenti di Polizia Giudiziaria. Le Guardie WWF, attive in tutta Italia, svolgono attività di prevenzione e, quando necessario, perseguono sia reati che violazioni di carattere amministrativo ai danni dell’ambiente. I settori di intervento sono veramente tanti: si va dall’uccisione di specie protette al bracconaggio, dagli abusi edilizi all’abbandono di rifiuti, dal maltrattamento degli animali al commercio illegale di fauna e flora protetti, dall’inquinamento di fiumi e mare alla pesca illegale, dalle attività industriali inquinanti agli scarichi abusivi e agli incendi”.

Gigliola Edmondo: