Corte d’Appello L’Aquila: Mennini resta Procuratore Generale. Il Consiglio di Stato ha, dunque, accolto il ricorso del Csm alla sentenza del Tar del Lazio.
Al Tribunale Amministrativo laziale si era rivolto l’attuale Procuratore Generale Vicario di Campobasso Antonio La Rana che nel 2015 aveva concorso anche lui alla selezione di un incarico direttivo presso la Corte d’Appello abruzzese con sede a L’Aquila. Secondo La Rana, Mennini, scelto dal Plenum dell’organo di autogoverno della Magistratura, non aveva frequentato corsi di formazione venendo meno ad un requisito fondamentale per ricoprire quell’incarico. Nel novembre scorso i giudici del Tar del Lazio hanno accolto il ricorso di La Rana, sentenza però contro la quale il Csm si era opposto presentando ricorso al Consiglio di Stato che lo scorso 21 gennaio, con una sospensiva, aveva di fatto congelato il provvedimento. Lo scorso luglio quindi la decisione a favore del ricorso del Consiglio Superiore della Magistratura e di conseguenza a conferma di Mennini al quale, al momento del concorso, era stata concessa una deroga. Mennini, nel frattempo, ha provveduto a rimettersi in pari frequentando il corso di formazione, mentre i giudici di Palazzo Spada, nel ribaltare la sentenza del Tar del Lazio, hanno posto la questione della mancata tempestività del ricorso di La Rana contro il documento di deroga che il Csm aveva assicurato allo stesso Mennini che dunque resta Procuratore Generale della Corte d’Appello a L’Aquila.