Il consigliere regionale Mauro Febbo critica la decisione della giunta D’Alfonso e dice che non c’è volontà di salvare il Cotir di Vasto.
Il consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo, all’indomani dell’incontro svoltosi tra i lavoratori del Cotir di Vasto e il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, afferma che non c’è volontà politica a salvare il centro di ricerche.
Il presidente Febbo afferma che “Tutti i nodi vengono al pettine. Non c’era, non c’e’ e non ci sara’ mai nessuna volonta’ politica da parte di questo governo regionale di salvare il Cotir di Vasto. La struttura verra’ chiusa, tutto il personale verra’ licenziato e solo qualche ricercatore verra’ inserito e trasferito nel Crua (Consorzio di Ricerca Unico d’Abruzzo) di Avezzano. Questa l’amara e grave decisione finale assunta dall’esecutivo regionale dopo le tante promesse assunte e dopo aver, cosa piu’ grave, illuso i lavoratori che per tre anni e mezzo hanno invano atteso da questa Regione qualche speranza. In questi anni ho piu’ volte denunciato e sollevato il lassismo e pressappochismo della Regione nei confronti dei Centri di ricerca e in modo particolare sul Cotir di Vasto. Oggi purtroppo tutte le mie preoccupazioni si sono puntualmente verificate. Mi spiace constatare come si e’ voluto piu’ credere alle ‘cassandre’ di turno che alle miei reali e documentate preoccupazioni. Eliminare il CdA sostituendolo con quattro commissari fantasma, trascinare allo stremo e senza soluzioni la fase di liquidazione, riconvertire solo il Crab di Avezzano escludendo completamente quello di Vasto, non attuare specifiche Misure del Programma di Sviluppo Rurale dove aderire con progetti di ricerca, non prevedere un specifico piano di ammortizzatori sociali previsto dalla legge per i dipendenti sono le principali cause della morte del Cotir di Vasto”.