Le Regioni lanciano un out out al Governo nazionale sui rimborsi delle spese sostenute per affrontare l’emergenza da Covid-19. L’assessore alle Attività produttive Mauro Febbo dice “Abbiamo fatto proposte concrete ed attuabili ma non abbiamo ancora ricevuto risposte dall’Esecutivo Conte. Siamo pronti allo scontro istituzionale”.
Appena si è conclusa la Conferenza Stato-Regioni, che si è tenuta in video conferenza a causa dell’emergenza coronavirus, l’assessore alle Attività produttive, Mauro Febbo, ha detto che tutte le Regioni e le due Province autonome, all’unanimità, hanno dato ufficialmente mandato al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, di “pretendere assoluta chiarezza dal Governo nazionale dal quale attendiamo risposte importanti sia riguardo all’entità del rimborso delle risorse anticipate dalle Regioni ai fini degli interventi sul Covid-19, anche a livello di Protezione civile, sia in merito ai tagli che verranno apportati ai fondi regionali per sostenere i servizi essenziali“.
Febbo ha aggiunto: “Poi c’è la questione tutt’altro che secondaria delle semplificazioni. Da mesi abbiamo fatto proposte concrete ed attuabili ma non abbiamo ancora ricevuto risposte dall’Esecutivo Conte. Riguardo al tema dei tagli alle risorse delle Regioni, visto che il Governo opera in deficit, vorremmo anche noi essere autorizzati ad operare in deficit altrimenti rischiamo di non poter garantire i servizi essenziali ai cittadini.
Anche in merito alle semplificazioni sappiano bene come snellire la burocrazia e, a tal proposito, abbiamo da tempo fatto conoscere al Governo le nostre istanze. Tuttavia, qualora dovesse permanere questa situazione di stallo, il presidente Bonaccini farà presente al Governo che non parteciperemo più alle sedute della Conferenza Stato-Regioni dando il via ad uno scontro istituzionale di cui faremmo volentieri a meno”.