Manca il via libera del comitato tecnico scientifico e il presidente Marsilio non firma l’ordinanza per l’apertura della stagione balneare. Delusi alcuni balneatori e quanti sognavano il fine settimana in spiaggia che dovranno attendere il 1° giugno.
Era attesa per oggi 29 maggio la riapertura della stagione balneare in Abruzzo ma il governatore Marco Marsilio non ha potuto firmare l’apposita ordinanza, senza il via libera del comitato tecnico scientifico che ha chiesto modifiche sui protocolli di sicurezza per prevenire i contagi da covid-19.
Stagione balneare al via, dunque, dal 1° giugno e, per evitare l’affollamento delle spiagge è preferibile la prenotazione, anche per fasce orarie e mediante pagamento anticipato via web o tramite app. Sono preferibili i pagamenti con carta di credito o bancomat, per evitare file alla cassa.
Sulle spiagge sono stati predisposti i percorsi di entrata e uscita in spiaggia separati e indicati da segnaletica chiara e visibile.
Stessi accorgimenti anche per entrare in acqua, con percorsi regolamentati e a vigilare dovrà essere il bagnino per evitare incidenti in acqua.
Gli addetti alla spiaggia, o aiuto-bagnini, fanno anche da “steward”, per accompagnare i clienti agli ombrelloni.
Tra palme e ombrelloni la distanza dovrà essere di 2,5 metri in tutte le direzioni, per un’area totale di 10 metri quadrati, con preferenza a chi prenota per più giorni di seguito.
Tra i lettini e sdraio ci deve essere una distanza minima di 1,5 metri ad eccezione di familiari conviventi, che dovranno presentare un apposito modulo.
Per i bar e i ristoranti degli stabilimenti balneari valgono le stesse regole delle altre attività di ristorazione: distanziamento tra i tavoli e mascherina e guanti per i clienti quando si allontanano dal tavolo mentre il personale deve indossarli sempre.
Sarà possibile prenotare per avere le consumazioni direttamente sotto gli ombrelloni mentre sono vietati i buffet.
La mascherina va indossata fino all’arrivo sotto l’ombrellone e per raggiungere le aree comuni.
Deve indossare la mascherina chi lavora alla cassa dove deve essere collocata una barriera in plexiglass , se non si riesce a garantire la distanza di almeno un metro con i clienti.
Superfici e arredi delle aree comuni devono essere puliti quotidianamente, mentre tutte le attrezzature (lettini, sdraio, pattini) devono essere igienizzati ogni volta che sono assegnati a utenti diversi. Stesse modalità per le cabine.
Sotto la doccia tra una persona e l’altra ci deve essere una distanza di 2 metri, se mancano barriere di separazione.
Vietato prendere lettini e sdraio dall’ombrellone vicino.
I servizi igienici devono essere accuratamente e frequentemente sanificati e all’ingresso non devono mancare i dispenser di gel disinfettante.
Niente giochi di gruppo ma solo sport individuali e in mare aperto oppure dove sono presenti piscine gli accessi devono essere scaglionati.
Non potranno essere organizzate feste, balli e iniziative di gruppo.
Il “bagnino” dovrà, in caso di rianimazione cardiopolmonare, ridurre i rischi e indossare i dispositivi di protezione individuale.
Sulle spiagge libere i Comuni potranno procedere a una “mappatura” degli spazi, per indicare ai bagnanti dove collocare il proprio ombrellone, rispettando il distanziamento fisico.
Sulle spiagge dovranno esserci cartelli informativi chiari e ben visibili sulle norme e sulle regole da rispettare. Quindi, due metri e mezzo tra un ombrellone e l’altro (10 mq di spazio per ciascun ombrellone) e un metro e mezzo tra un lettino o una sdraio e l’altro. Questo distanziamento fisico può essere ridotto per le persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare, da dichiarare tramite autocertificazione.
Le attività di controllo e pulizia delle spiagge potranno anche essere affidate dai Comuni, tramite convenzioni, ad altri soggetti pubblici, privati o associazioni e onlus.
Della partenza della stagione balneare dal 1° giugno ha parlato anche Riccardo Padovano, presidente della Sib/Confcommercio Abruzzo:
“Dopo tanta incertezza finalmente lunedì 1 giugno parte la stagione balneare che gli operatori affrontano, malgrado tutto, con la caparbietà e l’ottimismo che caratterizza la gente di mare.
Credo che sia tuttavia necessario fare un po’ di chiarezza sulle normative in vigore in quanto fra Decreti, Protocolli e Ordinanze varie si è prodotta una certa confusione che rischia di disorientare anche i nostri clienti.
Per evitare errori occorre fare riferimento all’ultima Ordinanza Regionale ed in particolare al “Protocollo di sicurezza per le attività ricreative di balneazione e in spiaggia”.
Tale protocollo prevede nei punti salienti:
– la previsione di percorsi di entrata e uscita differenziati per evitare incroci;
– i clienti devono accedere allo stabilimento balneare muniti di mascherina e devono tenerla fino all’arrivo alla postazione assegnata (ombrellone o palma);
– in tutte le aree della concessione andrà garantito il distanziamento sociale di 1 metro salvo per membri di nuclei familiari o conviventi;
– l’area destinata ad ogni ombrellone non potrà essere inferiore a 10 mq;
– l’area destinata a palme o altri ombreggi andrà parametrata in proporzione garantendo gli spazi per il distanziamento sociale;
– le attrezzature in dotazione (lettini, sdraio, sedie) saranno fornite in quantità atta a garantire il distanziamento di almeno 1 metro con le attrezzature dell’ombrellone contiguo;
– i lettini posizionati singolarmente sulla spiaggia devono essere collocati orizzontalmente a distanza di almeno 1,5 metri salvo per membri di nuclei familiari o conviventi;
– per la fruizione di servizi igienici e docce deve essere rispettata la distanza di almeno 2 metri a meno di predisposizione di barriere separatorie fra postazioni;
– è vietata la pratica di attività ludico-sportive che possano dare luogo ad assembramenti;
– l’attività di balneazione è consentita con il rispetto della distanza di 1 metro salvo deroghe per nuclei familiari o conviventi;
Quindi queste sono le regole base, non facciamo confusione circa metrature fra ombrelloni e palme che vanno semplicemente collocate rispettando le indicazioni sopra riportate. In merito alle persone che possono stare sotto un ombrellone o una palma basta fare il calcolo in base alla grandezza dell’ombreggio. In via indicativa si può dire che sotto un ombrellone possono andare quattro persone e sotto una palma da otto in su a seconda della grandezza della disposizione delle stesse.
Come SIB/Confcommercio stiamo comunque predisponendo tutta la cartellonistica idonea ad informare la nostra clientela circa i comportamenti corretti da mantenere nelle concessioni balneari.
Su tutta la cartellonistica sarà presente la frase “Vivere la Spiaggia in sicurezza” ad indicare che anche quest’anno al mare ci si potrà divertire con il rispetto di poche regole di sicurezza.
Anzi, credo proprio che non ci sarà nessun luogo sicuro come le nostre spiagge per passare una bella estate visto che nelle nostre concessioni è possibile prendere il sole, rilassarsi con un bel libro, mangiare bene, far giocare i bambini e altro ancora, il tutto all’aria a aperta e quindi con il massimo della sicurezza.”
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