Covid 19. Thomas Shael ai sindaci della provincia di Chieti “Sulla questione tamponi nessuna opacità. Ecco come funzionano”.
Nella giornata in cui in provincia di Chieti i contagiati da Coronavirus sono 16, di cui solo sei ricoverati in ospedale, il Direttore generale della Asl scrive ai sindaci.
“Anche se il tema non è più legato a situazioni contingenti perché oggi diamo risposte in massimo 48 ore, e in giornata per le urgenze, desidero non lasciare ombre sulla questione tamponi nella nostra Azienda. Ho inviato perciò un lungo, ma puntuale resoconto, dove sono indicati numeri, criticità e soluzioni adottate”. E’ indirizzata a tutti gli amministratori dei 104 Comuni la lettera con la quale vengono ripercorsi i momenti più difficili dell’emergenza Covid-19, quando il sistema sanitario veniva messo a dura prova dall’onda d’urto del contagio, con numeri incredibili.
Sono 18.674 i tamponi eseguiti nel territorio della Asl fino a tutto maggio, analizzati dal solo Laboratorio di Pescara nel primo periodo, tra i più difficili, quando tra ricoverati, malati seguiti a domicilio e operatori sanitari i test avevano superato la capacità produttiva della struttura, determinando un cortocircuito che impediva di dare agli utenti le risposte attese.
Dopo il primissimo periodo, infatti, è arrivata l’indicazione ad allargare la platea di persone da sottoporre a indagine biomolecolare, che ha fatto crescere il numero dei tamponi da 1.000 a 3.000 al giorno, che non ha trovato riscontro nell’arco dei tre giorni previsti. E’ nato da lì l’accumulo di richieste rimaste inevase: il report del monitoraggio sanitario inviato quotidianamente dalla Regione Abruzzo, alla data del 21 aprile 2020 riportava per la Asl Lanciano Vasto Chieti un numero di tamponi in attesa di essere processati pari a 2.594, a fronte dei 7.733 test eseguiti fino a quel momento. Era dunque rimasto sospeso il 33,5% degli esami.
La successiva abilitazione e autorizzazione dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo e del Laboratorio di Genetica molecolare dell’Università di Chieti, con i quali sono state poi stipulate convenzioni, ha permesso di migliorare tempi di lavorazione e di risposta delle indagini diagnostiche.
Nella gestione pratica del percorso tamponi è intervenuta poi l’ordinanza del Presidente della Giunta regionale che chiedeva alle Asl di utilizzare l’applicativo di tracciatura tamponi (ATTRA), alla quale in provincia di Chieti ci si è adeguati facendo un passo in più: è stata, infatti, introdotta la piattaforma Sm@rtTest per sistematizzare richiesta, esecuzione e refertazione degli esami biomolecolari.
A partire, dunque, da fine aprile è stato attivato un sistema di gestione dei tamponi che si interfaccia con l’applicativo regionale e pone su un percorso codificato e automatico i diversi passaggi. Oggi la piattaforma prevede quattro diverse modalità, a seconda che la richiesta arrivi dal medico di medicina generale, dall’unità operativa ospedaliera per i pazienti ricoverati, dal servizio Igiene e sanità pubblica, e dalle Direzioni mediche di presidio per gli operatori sanitari. Tutte le richieste vengono effettuate tramite piattaforma e registrate sull’applicativo ATTRA della Regione che assegna ai campioni un codice univoco con la data di esecuzione del prelievo. A fare il tampone per gli utenti del territorio provvedono gli operatori del 118, che hanno accesso al sistema, mentre sono le stesse unità operative che se ne fanno carico per i ricoverati e il personale sanitario. I campioni vengono poi inviati al Laboratorio di riferimento, che a sua volta notifica l’esito sulla piattaforma Sm@rtTest. I risultati e i referti, una volta caricati sul sistema, vengono automaticamente inoltrati, per quanto riguarda il territorio al medico di medicina generale o pediatra, e anche al paziente in caso di negatività. Per i ricoverati e il personale sanitario l’esito può essere acquisito dalla piattaforma direttamente dall’unità operativa che ha richiesto il tampone.
Ben consapevole delle criticità vissute durante la fase acuta della pandemia, la Asl ha voluto strutturare un sistema che potesse rendere lineare ed efficiente il percorso tampone, dalla richiesta fino all’esito, e il risultato è stato raggiunto, come sanno quanti vi accedono ogni giorno e ne sperimentano l’utilità”.