Covid Chieti: hub vaccinale di Colle dell’Ara sotto stress

A Chieti la campagna vaccinale congestiona il Pala Colle dell’Ara dove affluiscono prenotati e non. Le associazioni di volontari della Protezione civile, in prima linea da oltre un anno, hanno scritto a Asl e Comune per sollecitare maggiore sostegno, il sindaco Ferrara si è messo subito al loro fianco.

Cresce la spinta a vaccinarsi al più presto e negli hub vaccinali è forte l’afflusso anche di non prenotati. Una corsa incoraggiante, ma che mette sotto stress l’organizzazione e la dimensione delle strutture e i volontari che vi operano. A Chieti già da alcuni giorni centinaia di persone rimangono in fila per ore nel palazzetto di Colle dell’Ara allo Scalo per sottoporsi ai vaccini anti-Covid. Le notizie sul Super Green pass hanno convinto tanti a immunizzarsi e, contando anche le terze dosi, il palazzetto è stato preso d’assalto.

Per chiedere maggior supporto le associazioni di Protezione civile, sul campo da più di un anno, hanno scritto a Asl e Comune, e la risposta del Comune non si è fatta attendere. Stanno arrivando i pannelli da montare sui gazebo posizionati all’esterno della struttura, in modo da tenere maggiormente al riparo le persone in fila.
Ieri il sindaco Diego Ferrara, che da mesi salta dal suo ambulatorio al centro vaccinale e alla farmacia comunale per contribuire in prima persona alle somministrazioni, ha chiamato la responsabile della sede vaccinale Ada Mammarella per coordinare le prossime mosse. Intanto sollecita la Asl a disporre una seconda sede vaccinale in città, nei locali del vecchio ospedale Santissima Annunziata.

“La richiesta di vaccino aumenta, siamo arrivati a somministrare fino a 600/700 al giorno, tra prenotati e non prenotati. Non è più possibile far attendere a lungo queste persone, tanti anziani, costretti all’aperto e al freddo. Gli operatori sono allo stremo, il personale è insufficiente e non c’è possibilità di rotazione. Mancano medici, infermieri, personale amministrativo e di protezione civile”.

Il sindaco infine raccomanda a tutti di vaccinarsi perché “solo così ne usciamo”, dice, e invoca il massimo rispetto delle norme anti-Covid: mascherina (obbligatoria anche all’aperto), distanziamento e igiene delle mani.

 

Gigliola Edmondo: