Covid, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, alla quinta edizione della Festa dell’Ottimismo de Il Foglio, il “festival fogliante”, in corso a Firenze ha parlato dell’ipotesi (già scartata dal Governo) di rendere obbligatorio il vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. “Ci troveremmo davanti non i cortei no vax, ma molti, molti di più, perché anche i genitori vaccinati non vorrebbero portare i bambini a vaccinarsi. Serve prudenza“.
“Su medicine e vaccini decidono i medici, noi dobbiamo fidarci. Quello che consiglio, e mi pare che il governo abbia questa linea, è prudenza sull’obbligo nei confronti dei bambini dai 5 agli 11 anni. L’impatto emotivo di un obbligo su questa fascia di popolazione nei confronti di famiglie e genitori è molto, molto forte. Credo che tutte le evidenze scientifiche dimostrino che non è strettamente necessario al successo della campagna vaccinale che tutti i bambini si vaccinino”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel suo intervento alla quinta edizione della Festa dell’Ottimismo de Il Foglio, il “festival fogliante”, in corso a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
“Se i pediatri sapranno usare parole convincenti con i genitori, molti di loro li faranno vaccinare. Se invece di fare questo lavoro di informazione medico scientifica si farà l’errore di introdurre l’obbligo, altrimenti i bambini non vanno a scuola, all’asilo o non giocano a pallone con gli altri, allora – ha osservato Marsilio – ci troveremo davanti non i cortei no vax, ma molti, molti di più, perché anche i genitori che si sono vaccinati due o tre volte non vorrebbero portare i bambini a vaccinarsi. Questo realisticamente lo dobbiamo capire. Consiglierei prudenza, mi pare che il governo abbia anticipato che non vorrà mettere l’obbligo. Non c’è nessun conflitto e nessuna tensione su questo”.