Un ospedale da campo con personale sanitario dedicato all’interno del carcere per garantire una degenza in sicurezza. Lo ha chiesto il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, in merito alla situazione del penitenziario dove si è acceso un importante focolaio che conta 66 detenuti e 7 agenti penitenziari positivi.
Il bilancio, già grave, è salito questa mattina quando è stata accertata la positivitа su un altro agente penitenziario che si era sottoposto al tampone in un secondo momento. Mentre altri tre agenti sono risultati positivi al tampone rapido. Per cui dovranno sottoporsi al molecolare.
Nei giorni scorsi erano risoltati positivi 66 detenuti. Per la Casini si rende necessario un ospedale da campo mentre la Uil aveva proposto di destinare il reparto per i collaboratori di giustizia all’isolamento.
Intanto questa mattina il Vice Capo del Dipartimento di amministrazione penitenziaria per l’Abruzzo e il Molise è tornato nel carcere per incontrare i vertici del carcere e per un ulteriore sopralluogo.
In attesa di conoscere nuovi sviluppi un altro detenuto è stato trasportato in ospedale dopo la comparsa dei sintomi riconducibili al Covid.
Sono tre quindi i detenuti che si trovano nel vecchio pronto soccorso in attesa di essere trasferiti in una struttura più idonea a ospitare una tipologia così particolare di malati. Si tratta, infatti, di tre boss della ‘ndrangheta.