Anche nel teramano, così come altrove, la crescita esponenziale della richiesta di tampone crea problemi nelle liste di attesa, sia per l’effettuazione del prelievo che per risultato del test.
Molti cittadini optano così per le strutture private ma sembra che, in caso di positività, non tutti rispettino l’obbligo assoluto di comunicare il risultato al proprio medico di base. Il rischio è che si apra una falla nel sistema, visto che la struttura che ha effettuato il test, soprattutto se non è inserita in quelle di riferimento indicate dalla Regione e se addirittura il tampone viene processato fuori dall’Abruzzo, potrebbe non essere obbligata ad informare la Asl, limitandosi a restituire il risultato solo al paziente. Le conseguenze porterebbero non solo ad una sottostima del numero effettivo di positivi, ma anche al rischio che una persona asintomatica possa continuare la propria vita senza preoccuparsi né della legge né degli altri.
Il Servizio del Tg8: