A Teramo l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, diretto da Marcello D’Alberto, dovrà gestire circa 12mila fascicoli.
Questo è la somma citata nel report di fine mandato che l’ex commissario governativo per il sisma del Centro Italia Paola De Micheli ha consegnato al Consiglio dei Ministri in vista dell’insediamento del suo successore Piero Farabollini.
Il documento porta la firma anche del governatore vicario Giovanni Lolli e dunque descrive la situazione nel cratere abruzzese. A sottolineare il dato in questione e le ulteriori preoccupazioni che ne derivano è Franco Fracassa, ex assessore alla protezione civile e oggi consigliere comunale di opposizione in rappresentanza di “Futuro in”.
Fracassa afferma che “Di questo passo ci vorranno 50 anni per completare il numero complessivo delle pratiche che l’Usr dovrà gestire, una situazione che mette i brividi, se si pensa al ritmo tenuto finora. l territorio teramano ferito da terremoto e maltempo potrebbe pagare caro il ritardo accumulato nei due anni seguiti alle prime violente scosse sismiche.Sono stati sperperati 60 milioni di euro per tenere famiglie fuori dalle loro abitazioni,mentre con una spesa molto più contenuta si poteva farle rientrare quasi subito.”
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