Un uomo che vive a Crecchio è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri di Ortona dopo aver maltrattato la compagna mentre era in detenzione domiciliare.
Si tratta di T.L., 52enne disoccupato pescarese, il quale da alcuni mesi viveva con la compagna a Crecchio dove stava scontando in detenzione domiciliare il residuo di una condanna cumulativa a 7 anni e 6 mesi per una serie di reati contro il patrimonio tra cui rapina, furto, ricettazione, possesso di arnesi da scasso ed evasione.
L’uomo, in meno di tre mesi, era stato già arrestato e poi denunciato in stato di libertà per evasione dagli arresti domiciliari dal nucleo Radiomobile dei carabinieri di Ortona. Dopo un lungo periodo di detenzione in carcere, era stato ammesso dal giudice di sorveglianza a scontare il resto della pena ai domiciliari nell’abitazione dell’attuale compagna a Crecchio.
Da circa un mese aveva iniziato a maltrattarla con minacce ed ingiurie sempre più frequenti fino a quando, due sere fa, ha aggredito la donna con calci e schiaffi. I medici del pronto soccorso dell’ospedale di Ortona le hanno riscontrato diverse lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni.
I militari della stazione di Ortona hanno informato subito la Procura della Repubblica di Chieti, così come prevede l’attuale normativa sul “Codice Rosso” che tutela le vittime di questi reati. I carabinieri, inoltre, hanno inviato la segnalazione, per l’ennesima violazione alle prescrizioni il giudice di sorveglianza di Pescara. Al 52enne è stato revocato il beneficio di poter scontare il residuo di pena in detenzione domiciliare. Il provvedimento è stato immediatamente eseguito dai carabinieri per evitare possibili ed ulteriori conseguenze più gravi alla donna che era stata costretta ad allontanarsi dalla sua abitazione.