Un caso senza precedenti, almeno nella zona: a Crecchio il tribunale ha sequestrato 18 cani per il troppo rumore: l’abbaiare continuo superava la soglia dei decibel consentiti.
Ci sono volute le indagini preliminari di un giudice e il lavoro di un pm per dirimere una querelle che va avanti da tempo e che ha esasperato i residenti di Casino Vezzani, nei pressi di Crecchio, costretti ad ascoltare giorno e soprattutto notte l’incessante ululare di 18 cani di proprietà di un uomo di 65 anni. A portare il caso all’attenzione della Procura è stata la titolare di un bed & breakfast dei paraggi. Una volta eseguiti dall’Arta i rilevi fonometrici, si è stabilito che l’abbaiare canino superava la soglia consentita, per cui sono intervenuti i Carabinieri Forestali di Chieti e Ortona. I cani, che il 65enne, ortonese, teneva all’esterno della sua proprietà, sono stati allontanati dall’abitazione e condotti in un canile. In un primo momento l’uomo, indagato per disturbo alle occupazioni e al riposo, si era limitato ad allontanare gli animali dal vicino b&b, ma il sistema non era servito in quanto anche i vicini della nuova area, sempre esterna alla sua pertinenza, si sono lamentati. La proteste riguardavano sia i latrati che il cattivo odore generato dai bisogni di 18 quattrozampe. Ora i cani, persa la loro relativa libertà, sono custoditi nel canile di Ortona, i residenti invece hanno recuperato la pace e restano dove sono.