Grido d’allarme lanciato stamane da associazioni datoriali e confidi di riferimento sul credito in Abruzzo.
Le preoccupazioni illustrate nel corso della conferenza stampa di questa mattina, dalle Associazioni datoriali e dai Confidi di riferimento (a cui fanno riferimento oltre il 65% delle PMI per l’accesso ai finanziamenti), sono nuovamente tornati a lanciare un grido di allarme per la situazione del credito in Abruzzo ed in particolare nelle aree colpite dagli eventi sismici. L’incontro con gli organi d’informazione fa seguito al precedente, tenutosi ad ottobre 2019, nel quale già si lamentava l’inerzia amministrativa di FIRA e della Regione Abruzzo per la gestione del fondo.
Dopo 5 mesi nulla è cambiato – si legge in una nota – nonostante diverse prese di posizione istituzionali, e i fondi RESTART destinati ai Confidi operanti nel cratere restano ancora una volta al palo. A pagarne le conseguenze però sono esclusivamente le imprese, alle prese con una situazione a dir poco drammatica sul fronte del credito come si evince nelle ultime statistiche locali che riportano migliaia di chiusure di partite IVA. Ricordiamo che 8 dei 10 milioni di euro stanziati per i fondi RESTART, che svilupperebbe un monte di garanzia di circa 120 milioni dando ossigeno ad almeno 3.000 imprese del territorio, sono disponibili nelle casse della Regione Abruzzo già da 1 anno, come si evidenzia nella scheda di monitoraggio reperibile sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la stessa scheda dove spicca l’utilizzo degli stessi che è pari a zero! A questo punto pretendiamo risposte, anche attraverso un incontro a breve che inutilmente cerchiamo da mesi con il Presidente di FIRA Alessandro Felizzi fin ora negatosi a qualsiasi richiesta.